emans 7½ / 10 28/03/2014 12:22:54 » Rispondi Il primo film di una regista Saudita non poteva che trattare il tema della mancata emancipazione femminile dove vige l'integralismo Islamico che rende ciechi gli uomini. La cosa migliore che poteva far vedere la regista è quello di mostrare l'ostracismo maschile ma far vedere quei problemi dal punto di vista femminile. Al sogno di avere una bicicletta, infatti, non si oppongono uomini ma solo Donne, la maestra e la Madre (inizialmente). La bicicletta vista come voglia di riscatto sociale... speriamo, che come con De sica e il suo "Ladri di biciclette" , sia arrivato il tempo del neo-realismo anche in questo paese...