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LA MUMMIA: IL RITORNO regia di Stephen Sommers

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shish     6½ / 10  08/10/2008 22:06:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riprendere un avventura lasciata tra suoi elogi, non è un compito tanto facile ma nemmeno impossibile, bisogna continuare il cammino su una strada già segnata da delle briciole di pane già gettate dal primo capitolo. Diversamente, questo giovane regista, Stephen Sommers, decide di cambiare rotta verso una nuova destinazione. Anche se riprendendo e perfezionando i misteri dell’ antico Egitto e le sue credenze, questo sequel riserva altri segreti e una nuova avventura per la FAMIGLIA O'Connell.
Risvegliata nuovamente la famigerata mummia Imhotep, l’Egitto deve guardarsi da una nuova ombra, che tanti secoli fa ha portato morte e conquista: l’armata del dio Anubi, guidata dal Re Scorpione.
Una storia che si discosta dalla caratteristica avvolgente ed affascinante del precedente film, arrampicandosi negli specchi, cercando una via di uscita dal labirinto che essa stessa si è creata. Peccato che a sostenere un tale titolo, quale il continuo di uno dei più simpatici e coinvolgenti film d’avventura, non ci sia un solido terreno ma solo dissestante sabbia . L’ironia cade nel ridicolo, il succedersi delle scene diventa non troppo interessante e banale, la trama diventa un palco dove inserirei i più rocamboleschi effetti speciali ,curati e abbastanza dettagliati (seppur un poco arrugginiti). Un film che poteva essere sfruttato a pieno, per le sue ottime potenzialità. Una pellicola che non pone più come soggetto il temuto e secolare rivale, Imhotep, anzi viene usato come un mezzo riempitivo per uniformare un’originalità che non c’è, ma a prendere il testimone di questa intensa peripezia è il personaggio del Re Scorpione, o più precisamente l’armata degli anubi, splendida e numerosa.Comunque la spettacolarità e le scene di azione sono garantite, infiammando continuamente tutti quei punti piatti e superficiali, rianimando il fervore di un film che in quanto a profondità e contesto presentano lievi lacune.
Un film sprecone.