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SOUND OF MY VOICE regia di Zal Batmanglij

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  17/05/2018 10:23:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carismatica e bellissima Maggie (Brit Marling) è a capo di una setta in cui, ai propri accoliti, si promette la salvezza a fronte di un'imminente catastrofe.
Peter e la compagna Lorna vogliono smascherare la presunta truffa, per questo motivo si fingono interessati ad entrare nell'organizzazione nel tentativo di trovare il modo per portare a galla la verità.
In realtà i giorni passano e i dubbi anziché cedere all'evidenza aumentano; il gran lavoro della Marling, bravissima a rendersi persuasiva, fa scattare incertezze a iosa nei protagonisti e di riflesso nello spettatore, che privato di ogni certezza è vittima di ripetuti ribaltamenti di prospettiva, spiazzato e confuso, incapace di comprendere quale sia la parte " buona" cui dar retta. Il pregiudizio va ben presto a farsi benedire e le finalità di questo agglomerato umano diventano sempre più nebulose, più improntate su un lavoro di supporto psicologico che ben poco ha a che fare con presunte manipolazioni mentali.
I primi minuti potrebbero far pensare ad un thriller ed invece velocemente la pellicola si trasforma in un viaggio introspettivo e in una riflessione sulla caducità della coppia, il tutto venato da un (probabile) amore -esplicitato nel finale- a rendere non solo meno fantascientifiche le ipotesi proposte, ma aggiungendo un tocco di delicatezza per nulla fuori luogo.
"Sound of my voice" spiega pochissimo, lascia tante questioni irrisolte e quindi si consiglia solo a chi sia ben disposto ad accettare questa mancanza di verità inattaccabili. La Marling, qui agli esordi, già si segnala come uno dei più interessanti futuri prospetti, in questo caso più che brillante nel triplo ruolo di attrice, sceneggiatrice e produttrice.