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IL LUNGO ADDIO regia di Robert Altman

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     9 / 10  12/08/2008 00:19:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Nulla dice addio come una pallottola”

Gli Anni 70. A mio parere il decennio in cui Altman diede il meglio di sé come regista, il decennio dei capolavori. Solo per citarne qualcuno M.A.S.H, Nashville, I Compari e appunto Il Lungo Addio. Altman riuscirà a ritornare su questi grandi livelli solo con America Oggi negli anni '90.
Tratto dall'omonimo romanzo di Chandler, Altman non lo segue fedelmente anzi gli si discosta in molti punti. In primis l'ambientazione: non più anni '40 ma i contemporanei anni '70.
Inoltre in altri punti la trama è piuttosto differente, ma The Long Goodbye rimane un film fantastico. Cinico e spietato, ma soprattutto sleale. L'amicizia svanisce di fronte agli interessi personali.
Il finale è bellissimo, significativo e terribilmente chiarificatore. Si gira intorno a 5 personaggi, si riflette sulle loro relazioni e sul mistero che gli avvolge fino a comprendere il tutto con un finale azzeccato.
La regia è ottima, costantemente concentrata a rappresentare le gesta del nostro investigatore privato Marlowe. Alcune scene sono bellissime come l'interrogatorio alla centrale di polizia con un paio di sequenze memorabili.
Ma la cosa che mi ha sorpreso di più è la recitazione. Elliott Gould riesce a rendere l'interpretazione dell'investigatore Marlowe ( già fatta in passato da Bogart e Mitchum) fresca e divertente. L'ironia del personaggio è tagliente (“ Sandwich? No, no grazie non fumo” ).
Questa sigaretta continuamente accesa e quel modo bizzarro di accendere i fiammiferi lo rendono meraviglioso: un investigatore del genere noir trasportato negli anni '70.
Tra gli attori: Schwarzenegger.
La colonna sonora è bellissima, di quelle che si ricordano.
Film splendido, tra i migliori di Altman.

“Ehi Lincoln, qui c'è solo il tuo corpo lo spirito è fuori: ci vediamo quando esci”