Terry Malloy 9 / 10 02/03/2008 14:32:15 » Rispondi Ritengo questo il film più rischioso e quindi più riuscito della carriera di Altman, o perlomeno quello in cui si è messo più in discussione. “The Long Goodbye”, un sorriso ironico, ma amaro a un mondo che con Altman ha sempre intrattenuto un rapporto confidenziale e a cui il grande cineasta dice addio… Dopo peripezie, alti e bassi, divertimento e anti-convenzionalità, il momento catartico dell’addio, l’omicidio di Hollywood, irresponsabile amica. Meravigliosamente ricostruito il personaggio di Marlowe e interpretato (Elliot Gould), quasi moralistica (in senso fortemente positivo) la scelta di un personaggio che ha reso grande il Cinema americano nei primi anni di Hawks, ma che rappresenta anche la contraddizione della “Happiness Factory”: invincibilità fragile, leggera responsabilità. E Altman dà vita a un personaggio geniale, splendido e fortemente personale, quasi commovente nel pensare a quanto Robert abbia dato al Cinema.