atticus 6½ / 10 04/06/2013 13:10:43 » Rispondi Ci si potrebbe chiedere (legittimamente): ancora con questa fine del mondo? Dopo il traumatico pessimismo di Melancholia e l'attesa speranzosa di Another Earth (passando per l'invisibile 4:44 Days on Earth di Abel Ferrara), ecco spuntare all'orizzonte una nuova variazione sul tema "giorni contati causa apocalisse", a neppure un mese dal fallimento della maledizione Maya. La sceneggiatrice Lorene Scafaria (suo il copione di Nick e Norah), esordiente alla regia, tenta una rischiosa contaminazione tra romantic comedy e catastrofismo allarmista, sfidando la stanchezza dei temi e il sentore iettatorio ad essi direttamente collegato; il risultato non ha pagato in patria, dove il film ha accolto sonori rifiuti, ma il film è meno banale e più profondo di quanto si fosse disposti a credere. Squinternato ed episodico che si voglia, il film nasconde un cuore di malinconie e solitudini che ben vengono descritte nei due personaggi centrali, interpretati con deliziosa ispirazione da Carell e dalla Knightley, lui nell'ormai collaudato abito di medioman tendente al depresso, lei nelle inedite vesti di una Holly Golightly "ipersonne" e lunatica. Così facendo, l'ennesimo canovaccio da disaster movie diventa una gradevole e, per certi versi, dolente riflessione sul tempo e sugli affetti, che culmina in un finale che non teme di prendersi le proprie responsabilità. Piccola nota di merito per la simpatia del cagnolino Sorry e degna di lode l'irriverenza di una gag: sulla copertina di una rivista campeggia la frase "Best Humanity" con le sagome di Gesù Cristo e Oprah Winfrey!