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MEZZOGIORNO DI FUOCO regia di Fred Zinnemann

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  15/12/2008 12:06:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Classico del Western, contrassegnato da un’amara visione dell’umanità che ne fa un’opera esemplare per la riflessione chiara e diretta che trasmette. La vicenda paradigmatica dello Sceriffo Willy Kane offre la stura per una rappresentazione del vivere sociale “impermeabile” ai valori morali, perché massimamente condotto alla stregua di egoismi ed opportunismi, a cagione dei quali viene meno la rilevanza di tutto quanto attiene al concetto giusto/giustizia: ciò che determina l’agire della massa non è l’etica, bensì l’adeguamento allo “status quo” instaurato dal Potere, lecito e illecito che sia. Poco importa, dunque, se questo sia improntato al Bene o al Male: conta solo un conformismo che consenta a ciascun individuo di preservare il proprio angusto “territorio” che garantisca la propria “isolata” tranquillità. Bellissima ed altamente emblematica la scena finale, nella quale si vede Kane, reduce dallo scontro con il bandito Miller e i suoi scagnozzi, gettare con disprezzo la stella di sceriffo mentre si adunano attorno a lui gli abitanti del villaggio che, fino a quel momento, gli avevano voltato le spalle. A conclusione del film rimane fermo e apodittico il messaggio disincantato di Fred Zinnemann, che nel tratteggiare il progressivo (il tempo del canovaccio coincide quasi con quello della pellicola) abbandono di un uomo da parte di tutti, compresi gli amici, inscena la tragica storia dell’umanità. Ciò che rimane a Kane è l’amore della sua donna, l’unica a offrirgli aiuto nello scontro a fuoco con i quattro malviventi, nonostante la sua forte renitenza alla violenza: a quella stessa violenza che ha causato la morte di suo padre e di suo fratello.
Sicuramente uno dei più bei western mai realizzati