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THERMAE ROMAE regia di Hideki Takeuchi

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     10 / 10  05/11/2012 23:58:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tutte le strade portano a Roma"

THERMAE ROMAE in anteprima mondiale al Far East Film Festival 14 è stato un successo che ne Muller ne Occhipinti si sarebbero mai immaginati. Nell'intervista rilasciata il primo giorno avevano chiaramente affermato che il pubblico italiano non è pronto per la filmografia asiatica, due culture troppo diverse. La Tucker film di conto suo ha sempre cercato di smentire questo stereotipo e quest'anno con il successo scatenato al Teatro Giovanni da Udine sono arrivati in massa per vederlo tanto che hanno dovuto rifarlo una seconda volta (non vorrei dire una boiata ma mi pare che nemmeno nelle scorse edizioni abbiamo mai proiettato un film più di una volta) e anche in quest'ultima volta i biglietti sono stati divorati già nelle prime ore dopo il rilascio della notizia. Naturalmente però si sa qual'è la funzione dei produttori italiani ai festival e quindi dopo aver scaldato per bene la sedia hanno deciso di non distribuirla, in Italia sarà disponibile su dvd on demand distribuito dalla Own Air. Questo fino ad una settimana fa quando è stato annunciato il suo arrivo nelle sale italiane all'inizio dell'estate 2013!
Il successo di questa pellicola si deve ad un fatto molto semplice: il regista ha deciso di portare un manga nel grande schermo, questo manga comportava qualcosa di originale che al cinema sarebbe stato pane per i nostri denti, italiani e giapponesi in primis. Il film ha una comicità unica perché tra l'assurdità dei fatti che accadono il regista riesce a mettere a confronto due civiltà distanti nello spazio e nel tempo ma senza farne un nazionalismo personale, mettendo sullo stesso piano le due culture. Le trovate sono a dir poco geniali e si ride dall'inizio alla fine, naturalmente nel mezzo, come ogni buon spettatore adora, non mancano la storia d'amore e le difficoltà. La ricostruzione non è precisissima ma deriva questo errore già dal manga che sbagliò a sua volta e la CGI può dare fastidio a qualcuno ma riesce il più delle volte ad integrarsi con il girato. La fotografia ha una saturazione molto alta nelle scene ambientate a Roma e la colonna sonora esprime sprazzi di ilarità ogni volta che nel passaggio spazio temporale viene inserito il Pavarotti con tratti somatici nipponici. E a proposito di tratti somatici esclusiva è stata l'idea di trovare attori nipponici che rispecchiassero il meno possibile la propria razza e che ricordassero invece i tratti romani e su tutti non si può fare a meno di notare il protagonista, in molte scene poco vestito, che sembra esser uscito dal bronzo di una statua classica acquisendo sembianze carnali. Il film come si è capito è un peplum e chi se non Cinecittà poteva essere luogo più adatto per far muovere più di 2000 comparse ed essere set di ricostruzioni storiche!Forse non è ancora chiaro ad Abete questo fatto ma se è convinto che gli appartamenti e i centri benessere, i parcheggi e supermercati riporteranno le grandi produzioni a Cinecittà si SBAGLIA di grosso, i soldi fanno comodo, ma peccato che l'investimento che sta per fare non servirà purtroppo a niente perché come THERMAE ROMAE (e tutti gli esempi degli anni 50-60-70) ha voluto dimostrare quello che attira le major estere è ben altro!