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VULGARIA regia di Ho-Cheung Pang

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     6 / 10  01/11/2012 06:09:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nomini Pang e l'altro sa già a cosa ti riferisci. Dal suo stile inconfondibile, dopo avermi scassato le palle con LOVE IN A PUFF e LOVE IN THE BUFF, torna per la terza volta questa settimana al Far East Film Festival 14 con una terza odiosa storia d'amore. Molti l'apprezzano io lo reputo una pigna nel didietro, poi la leccata di **** finale al FEFF è stata piuttosto irritante. Ormai molti lo giustificano come "è il suo stile", il filo conduttore di tutti i suoi film, per chi non lo sapesse, è il sesso e anche qui non è da meno, ma la denuncia che fa nei confronti del mondo del cinema, quello visto da dietro le luci, e i conflitti tra cantonesi e hongkonghesi che continuamente sbeffeggia durante il film, riescono a far scorrere con più tranquillità la visione della pellicola.
La storia narra di alcuni ragazzi, adolescenti presuntuosi che vogliono fare cinema. I critici hanno scritto "sceneggiatura brillante, si ride a crepapelle" e sinceramente dei suoi film è il migliore ma io lo continuo a vedere come un film pecoreccio che ricorda alcuni film del cinema italiano anni '70.
Il titolo rispecchia l'atmosfera della pellicola, l'exploitation è rindondante, il linguaggio nei dialoghi è estremamente scurrile e le gag non sono da meno. Cmq è un film che non è da buttare, il suo bel voto lo prende, in fondo stiamo parlando di un maestro del genere, c'è un buon montaggio e una buona fotografia, alcune cose hanno fatto ridere pure me come l'intro iniziale con il voice over o credo la scena che tutti più si ricordano che è quella di compiere l'arte del fallatio con la frizzantina. Tra gli sberleffi continui che Pang fa nei confronti dei conflitti tra cantonesi e hongkonghesi , la metafora che aleggia tra le immagini non è del tutto falsa, il mondo su cui Pang basa la storia è vero.