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DON'T CLICK regia di Kim Tae-Kyeong

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speXia     7½ / 10  27/10/2012 15:44:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco l'horror che l'Occidente non dovrebbe mai e poi mai vedere.
Il pubblico occidentale, come ben si sa, ha la pessima abitudine di definire ogni singolo film di paura asiatico una copia di THE RING. Basta che il fantasma sia una ragazza ed ecco che tutti: "un altro clone di THE RING", "il solito fantasma femminile", "non se ne può più" ecc. ecc.
Il problema è che così facendo, lo spettatore occidentale medio si sofferma solo sull'aspetto del fantasma, dimenticando totalmente ciò che nelle ghost stories importa di più: la storia che si cela dietro di esso. Che, ovviamente, come in questo caso, è diversa da quella di Samara Morgan.
Se poi aggiungiamo il fatto che DON'T CLICK parla di un VIDEO MALEDETTO, allora per questo film è proprio la fine (fortuna che il fantasma, stavolta, ha i capelli corti, almeno non si può dire che ha "l'acconciatura lunghifera").

Comunque, sì, ecco...cosa dovevo dire, dopo tutta sta pappardella?

DON'T CLICK è un bell'horror, e la terza ghost story del bravino Kim Tae-kyeong, dopo il buon DEAD FRIEND e il discreto MUOI: THE LEGEND OF A PORTRAIT. Ciò che accomuna i tre film è che, nonostante siano storie che non brillano troppo e che a volte devono qualcosa ad altri film (DEAD FRIEND fa molto DARK WATER con una piccola spruzzata di TWO SISTERS, MUOI è la classica storia di fantasmi derivante da un amore finito male), hanno tutti delle trovate visive e orrorifiche davvero strabilianti.
In questo caso ci sono cosette molto originali: avvenimenti che succedono nei video e contemporaneamente diventano realtà, filmati che nel pc si moltiplicano di continuo, il fantasma che vede le persone attraverso le telecamere ecc. ecc. Anche la storia di fondo, riguardante la diffamazione e il Cyberbullying, non è niente male. Però penso che sia le trovatine, sia la storia, potessero essere più sfruttate: le prime per caratterizzare di più gli inquietanti modi di uccidere o rovinare la vita altrui del fantasma ; la seconda poteva mostrare di più il suo lato drammatico.

Le attrici sono bravine, molto brava Kang Byul, già vista nel bel dramma PUNCH e nell'ultimo capitolo della saga Whispering Corridors: A BLOOD PLEDGE.
Buona fotografia, validi gli effetti speciali e molto buona la colonna sonora.

Sempre intrigante e con piacevoli spruzzi di originalità, DON'T CLICK risulta un horror gradevolissimo e coinvolgente, seppur non sfrutti appieno il suo potenziale.

Comunque, bello. Ma non per occidentali.