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ROBERTO SUCCO regia di Cédric Kahn

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JOKER1926     4 / 10  20/10/2011 17:42:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il vero problema, la frizione che intacca il film, "Roberto Succo" di Kahn, è proprio il soggetto, la storia del "mostro" che, in ambito spiccatamente cinematografico, usando un eufemismo, non ha tantissimo da offrire.
Già lo stile, la tecnica adoperata per il film in questione è quella che tende al documentario, ovvero manca l'enfasi "hollywoodiana". Qualcuno potrebbe storcere il naso dicendo che il film su questo determinato personaggio psicopatico deve esser asciutto e reale; ma in un film di due ore tutta questa "nudità" cinematografica quanto potrà resistere?
Il dilemma si potrebbe sciogliere in un baleno, forse con parole abbastanza grosse.

Questo film, "Roberto Succo" ha pochi motivi di esistere, insomma sono quei soggetti schizzati che hanno fatto parlare di se e che non hanno importato, nelle loro negatività, nemmeno pillole e/o sprazzi di ideologia, che potrebbero, ammesso e non concesso, rendere una pellicola "ambigua" o perlomeno politicamente e socialmente impegnata.
Difficile capire le motivazioni che spingono regie a formulare lavori del genere, le scelte si rispettano ma devono essere anche oggetto di critica come, ad esempio in questo caso.

Cercando inoltre di analizzare maggiormente "Roberto Succo" possiamo dire che il prodotto degli anni 2000 mostra gravose falle nell'ambito tecnico con attori e fotografia vicini se non addirittura sovrapposte all'approssimazione, inoltre il ritmo è molto lento, noia scontata. A livello di narrazione la musica cambia poco, a giocare una carta metodica nel film è la prevedibilità delle azioni compiute dal "Succo", montaggio, nemmeno sufficiente. Manca poi un'analisi mentale, caratteriale che dovrebbe scandire il protagonista, almeno per dare uno stralcio di senso al film, ebbene pure questo manca!

"Roberto Succo" non ha motivi validi per esser visionato, film piatto senza messaggio, senza grinta e senza anima.
outsider  01/11/2011 13:37:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
come sempre bravissimo dal punto di vista professionale, un commento da manuale. bravo.
devo dirti però che, pur avendo visto il film a metà, anni fa, vorrei rivederlo tutto ( per questo non l'ho commentato) trovai questo lavoro probabilmente non fatto bene, per carità, ma reale era l'attore nella recitazione e nell'impersonare questo pazzo, forse un pò opaco, di una violenza vuota, raccapricciante come sempre è la violenza ingiusta quando fine a sè stessa e interessante trovai il fatto che comunque almeno qualcuno lo avesse raccontato o, come certamente è, avesse tentato di farlo, ricadendo probabilmente in un'opera i cui vuoti possono saltare giustamente agli occhi di un esperto quale tu sei e di un capace osservatore e critico tecnico come te, poichè qui la banalità del film descrive la banalità del male che è sempre banale, vuoto, crudele, senza sorprese e, appunto, senza ricchezza di trama. Ricordo di aver vista ritratta questa fuga corsa di Succo, di questo pazzo veneto che si lasciava dietro una scia di sangue e violenza. Effettivamente il regista ha voluto essere asettico, forse troppo e forse con qualche carenza di stile.
Ti abbraccio...come stai? Devo chiederti in pvt una trama di un film, se ti viene in mente qualcosa.
JOKER1926  01/11/2011 15:44:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un saluto caro amico.
Rispetto e apprezzo la tua analisi, corretta e profonda.
Reputo comunque un film abbastanza scialbo senza spiccati motivi di esistenza. Potrei capire il fatto della violenza, ma a conti fatti in una pellicola del 2000 riproporre sulla scena psicopatici senza movente e senza logica d'azione mi sa di "inutilità".
Io sto bene, la marcia prosegue. Come sempre.

JOKER1926