Skorpio 7½ / 10 11/01/2013 09:23:21 » Rispondi Il primo ostacolo è definirlo, stò film. Verrebbe da dire un horror, per via di alcune scene mostrate persino fin dal trailer. Ma poi guardandolo ci si accorge che un horror non è, almeno a prima battuta. Poi invece sì che lo è, e sul serio, e non nel senso in cui poteva apparire in prima istanza. Ma di questo dirò più avanti.
Partiamo allora col dire che è un fil ben realizzato. Ha un ottimo montaggio, ha una bella fotografia, una un ritmo interessante e un commento musicale molto flessibile, vario e evocativo. Le recitazioni sono adeguate, nulla di eccezionale ma assolutamente positive.
Poi aggiungiamo che è disturbante, e non poco. E' disturbante, e d'impatto verrebbe da dire che lo è per via dell'eccesso di splatter di alcune sue sequenze. Ma ancora, non sta qui il nocciolo della faccenda. C'è questa teenager, d'accordo, che evidentemente ha un mondo immaginario
C'è la sua famiglia, una madre ossessivamente legata alla forma, che regge il suo menage familiare sulla spietata dominazione isterica della comunicazione, che cerca senza riuscirci di amare questa figlia problematica e stravede per la sorella malata e molto più docile. C'è un padre di personalità zero, laureato in incasso che neppure rocky balboa. C'è la scuola, con professori e compagni di classe che percepiscono la "stranezza" della protagonista e la disprezzano, temono e alienano per quanto in loro potere. C'è il reverendo-terapeuta che le prende verbalmente perché, evidentemente,di meglio non sa fare.
E nel contrasto tra la evidente e galoppante distorsione percettiva e pulsionale della ragazza e la stereotipa ipocrisia del contesto, diventa difficile capire chi è sano di mente e chi no. Insomma, la follia della ragazza emerge assai più pura, reale e comprensibile dell'immagine plastificata del resto del mondo in cui si muove, che sembra soltanto più abile a nascondere le proprie nevrosi sotto una patina di convenienza sociale. E qui, in questo disegno complessivo, emerge la natura profondamente orrorifica e disturbante che è, a mio parere, l'anima del film. Il dubbio se l'una sia il fisiologico prodotto dell'altra: una perla in un'ostrica, entrambe avariate, inevitabilmente congiunte.
Infine c'è l'epilogo, che ovviamente non svelo, ma che porta alla collisione tra questi due universi percettivi, ed è una collisione per nulla indolore.
Un film che a prima vista non sembra avanzare pretese, ma che a mio vedere ne avanza eccome. Da vedere.