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MILLION DOLLAR BABY regia di Clint Eastwood

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Harpo     9½ / 10  09/03/2007 00:36:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cercherò di essere il più possibile chiaro e conciso.
“Million Dollar Baby” è un capolavoro autentico, un film duro come pochi che analizza magistralmente un questione quantomai attuale e spinosa, vale a dire quella dell'eutanasia. La pellicola di Eastwood non risulta assolutamente superficiale, non tenta mai di far cadere la lacrimuccia; Clint ha un obbiettivo ben mirato: analizzare una situazione. Proprio come farà poi nel successivo “Flags of our fathers” egli ci porta sullo schermo una storia tramite la quale poter riflettere. Se nel suo penultimo film (“Lettere da Iwo Jima”, purtroppo, non l'ho ancora visto) Clint vuole demistificare l'accezione di eroe, in “Million Dollar Baby” egli distrugge il “sogno americano”. Dopo avere sottoposto alla nostra attenzione la vicenda di tre “quasi falliti” che pare abbiano trovato la via del successo, Eastwood fa capire che la realtà non è mai quella che noi sogniamo. Bando ai buonismi: questo non è “Rocky”. “Million Dollar Baby” è un film che vuole farci riflettere, non sognare. E Eastwood, in questo senso, non poteva fare di meglio.
Invia una mail all'autore del commento franx  09/03/2007 09:10:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti quel che mi ha colpito è la differenza con la retorica di altri suoi film.
Non mi aspettavo una "distruzione del sogno americano" a cui siamo abituati con altri registi. Sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Certo la sfortuna la fa da padrone, ma serve per la storia.
Dire che sia un Eastwood più maturo mi sembra esagerato perchè ormai è vecchio: sicuramente però è diverso, intelligente e dissacratore.
Una cosa che secondo me bisognava far risaltare di più è il tema della sofferenza "di altri" dialogo che avviene a metà film tra Clint e la sua pupilla in cui lei gli chiede come stava la sua avversaria che aveva appena sbattuto al tappeto. Nascono due o tre battute abbastanza ciniche, ma nient'altro.
Forse una ripresa in ospedale dell'avversiaria non avrebbe focalizzato tutta la sfortuna e la sofferenza del mondo su un solo personaggio, rendendo il tutto ancora più realistico.