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MILLION DOLLAR BABY regia di Clint Eastwood

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Misia71     5 / 10  03/03/2005 20:44:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A mio giudizio l'oscar maggiormente meritato č quello assegnato a Freeman.
La Swank č sorprendente nelle scene di box e la recitazione
č valida ma credo che nel complesso il film non abbia meritato in pieno un cosė elevato riconoscimento.
La storia ha faticato ad avviarsi nelle prime scene e durante tutto il film si intuiva molto chiaramente cosa sarebbe successo dopo: forse perchč l'evolversi della vicenzač qualcosa di giā visto e utilizzato molte volte (il riscatto dalla miseria quotidiana attraverso la fatica e l'impegno, la passione che compensa la mancanza di amore, la ricerca di un senso nella vita).
Onestamente non sono rimasta molto coinvolta da questo film perchč sembra sia stato confenzionato appositamente per suscitare commozione.
Ma nei film emozionare č un'altra cosa, e in questo Eastwood non č riuscito a colpire al cuore.
E' tutto troppo tragicamente scontato: la ragazza che trova nella box la sua unica evasione da una vita tutt'altro che gratificante, la mancanza totale di qualsiasi relazione di amore o di amicizia o familiare (con una madre e i fratelli che paiono davvero esageratamente senza cuore), la tenacia e la forza dimostrate in ogni occosione nonostante i sistematici rifiuti di Frank Dunn alle alle sue richiesta di allenamento, la sopportazione del dolore e della fatica decisamente superiore alla media e cosė via...

Non posso inoltre paragonare questa pellicola al film di Amenabar (Mare dentro) nonostante
trattino un argomento simile.
La poesia, l'interpretazione profonda e l'ottima realizzazione di "Mare dentro" rendono il film di Eastwood a maggior ragione decisamente dimenticabile.
Requiem  04/03/2005 10:06:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un commento senza senso questo.

Un film fatto per suscitare emozioni, per colpire il pubblico, per stordirlo buttandola sul sentimentalismo, è proprio "mare dentro", tipito esempio di pellicola retorica e lagnosissima.
Amenabar gioca con le emozioni facili, quelle per il grande pubblico. Non fa altro che giocare sporco con gli spettatori, per colpirli e per attirare l'attenzione con risvolti da sitcom e facili buonismi. Altro che poesia....ma riflettete prima di scrivere.
Eastwood è esattamente l'opposto. da sempre l'asciuttezza è una delle sue doti registiche migliori.


Misia71  04/03/2005 20:47:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma cosa stai dicendo: commento senza senso sarà il tuo.
Non vorrei offenderti ma lascia perdere i giudizi sui film, credimi.
Oltretutto mi fa abbastanza ridere la tua risposta su Mare dentro. Guarda, non proseguo oltre perchè non ho neanche voglia di mettermi a discutere con chi replica a questo livello.
Misia71  04/03/2005 21:13:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah, dimenticavo: se hai visto del facile buonismo in Mare dentro forse ti sei confuso con qualche altro film. Se non c'è davvero nessun buonismo (soprattutto "facile") è proprio nel film di Amenabar. Scene da sitcom? Forse ti sbagli con l'ultimo dei Vanzina... ah ah
Requiem  05/03/2005 13:31:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco il tipico esempio di come il pubblico si lascia ingannare.
Io non ho detto che è bruttissimo il film di Amenabar, pone comunque degli interrogativi. Tu hai scritto un commento in cui accusi Eastwood di aver fatto un film per suscitare commozione, e mi porti come esempio "mare dentro".
A me sa di scherzo.

Amenabar (tra l'altro esperto regista.... ah ah ah), la tira veramente per le lunghe, la seconda parte del suo film è lagnosissimo, per non parlare delle parentesi oniriche (o le lettere), fini a se stesse, classiche del film per il grande pubblico.
Tu su eastwood la puoi vedere come vuoi, l'eutanasia non è neanche il tema principale del film, ma se lo devi distruggere fallo in maniera sensata, perchè Eastwood con Amenabar ha veramente poco da spartire.





Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/03/2005 01:29:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mare dentro mi ha commosso ma è troppo delirante: non c'è una sola inquadratura che non punti a concepire il pathos come compiacimento emotivo, senza contare il solito melodramma come soundtracks... la forza di Mare dentro è soprattutto l'interpretazione al contrario il film di Eastwood non è barocco, è scarno, essenziale, amaro e non concede niente al pubblico
The Jack  07/03/2005 16:17:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oscar a Freeman. Per cosa?
Per la battuta sui calzini, o per quella sulla candeggina.
O perchè ha detto 110.

La parte era una "particina" recitata senza nessun picco, come doveva essere, visto il personaggio sconfitto. Battutina dopo battutina, con un paio di espressioni e una personalità da "spettatore" di ciò che accade, raccimola la statuetta.

Eh, davvero bravo!

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/03/2005 13:54:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su Freeman condivido. E già che ci siamo dico che non se ne puo' più dei Negri che fanno da spalla/servi ai bianchi, con tanto di ramazza Un'uomo intelligente come Eastwood avrebbe dovuto ribellarsi