Chiudi finestraMILLION DOLLAR BABY regia di Clint Eastwood
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liu_mi 
5 / 10 01/03/2005 20:41:31
» RispondiNon avevo aspettative, né la minima idea dell’argomento trattato, a parte che si parlava di boxe al femminile. So che Delta non approverà ma devo dire che tutta la prima parte è interessante, soprattutto grazie alle interpretazioni degli attori e alcune scene mi hanno anche commosso. La facilità con la quale la protagonista vinceva, però, mi è sembrata un po’ esagerata. Ma la seconda parte l’ho trovata veramente forzata, quasi volesse spingere l’acceleratore sui sentimenti per far emozionare ad ogni costo. Che Clint Eastwood puntasse all’oscar è fuor di dubbio. Gli attori sono veramente formidabili, soprattutto la Swank, e tutto il film è realizzato molto bene, ma la morale non mi convince e il finale proprio non mi è piaciuto. Il mio voto è basato soprattutto su questi due motivi, quindi non può essere sufficiente, ma penso valga comunque la pena vederlo e discuterne.
paul 02/03/2005 00:21:45 » Rispondiesatto, altro punto. Come diavolo fa una persona che si allena da soli tre anni a battere per KO tecnico tutti gli avversari?
Requiem 02/03/2005 10:01:27 » RispondiMi spiace ma io mi dissocio da voi due ragazzuoli. E' asciuttissimo come regista, non è proprio vero che la butta sui sentimenti. Riguardatevelo. Anche perchè l'epilogo amarissimo (e l'ultimissima scena) è una delle cose migliori del film.
Per capirlo forse bisogna conoscere un po' di più il regista.
Provate a vedere il film di Amenabar "Mare dentro" e poi ditemi qual'è quello più lagnoso.
Requiem 02/03/2005 10:10:45 » RispondiUe scusate l'intervento, però quando vedo un 5 a uno degli ultimi film di Eastwood, mi si girano gli occhi nelle orbite. Meriterebbe 8 solo per il fatto che Mentre gente come Scorsese o Stone si danno ai super kolossal con attrici e attricette del *****, c'è un regista che ha il coraggio di fare film semplici così classici, privilegiando sempre e solo interni ed evitando totalmente esterni, privilegiando i rapporti tra le persone e la voce narrante off. Un regista che fa della semplicità la sua grandezza.
Come 50 anni fa.
Non c'è più gente che fa questi film.
Sanachan 02/03/2005 12:04:02 » RispondiIn effetti concordo con te.Un modo di fare cinema assolutamente classico e semplice,per raccontare delle vite.Il tema trattato ovviamente non può non far commuovere,ma non ho trovato il modo di raccontarlo estremamente lagnoso.
liu_mi 04/03/2005 17:21:25 » Rispondihola! io ti rispondo sempre con qualche giorno di ritardo... si sono d'accordo con te sul giudizio tecnico del film. non conosco bene Eastwood come regista, ma il film da quel punto di vista mi è piaciuto. però sono convinta che la storia e la morale che se ne ricava (a detta anche del regista) sia stata pensata per impressionare e far parlare. il finale, a mio parere, non è coraggioso, anzi. forse mi sento troppo coinvolta emotivamente, ma le spiegazioni finali non mi sono proprio andate giù.
mariolina 02/03/2005 12:30:54 » RispondiAcc. Requiem mi trovo d'accordissimo con te. Ciò che mi ha colpito e mi è piaciuto maggiormente è proprio l'assoluta mancanza di fronzoli nel descrivere drammaticità della storia, e che forse viene percepita appieno ed in modo più efficace proprio grazie a questo stile di narrazione. Infatti, per quanto mi riguarda l'impatto emotivo che ha avuto il Mare dentro è stato inferiore rispetto a quanto mi ha coinvolto questo film, nonostante sia innegabile la complessità dell'argomento trattato da amenabar..
nerio 02/03/2005 18:10:43 » RispondiEhi ragazzi, è molto bella la vostra "passionalità" ma leggete un po' il mio commento..è molto sincero e va nella direzione di una riflettesione costruttiva evidenziando molte ma molte forzature.. che un film se fosse "grande" non dovrebbe avere, per lo meno non in quelle dosi e non a volte così grossolani...
ok?
Un abbraccio
Nerio
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