ragefast 8½ / 10 14/09/2018 22:20:38 » Rispondi Devo ancora recuperare altri noti film di Eastwood, tuttavia questo è quello che finora mi ha colpito maggiormente.
All'inizio potrebbe sembrare la classica storia del pugile con problemi familiari che vuole sfondare, ma poco dopo si intuisce che c'è qualcosa di diverso. Il pugilato è il mezzo con cui Eastwood racconta una storia di riscatto, un sogno di una ragazza speciale e il suo rapporto con un allenatore che resta sorpreso da lei, seppur inseguito e tormentato da alcuni sensi di colpa del passato e quindi in parte frenato in questa nuova avventura sportiva. Non stiamo parlando di Rocky o di altri duri di questo mondo, semplicemente di una ragazza genuina, anche un po' ingenua, che vuole seguire fino alla fine i consigli di un mentore per sfuggire dalla sua difficile realtà, a cui comunque resta legata (direi suo malgrado, visti i rapporti con i familiari...).
Merito principale della riuscita di questa pellicola è del duo di protagonisti, veramente fenomenale, interpretazioni che si vedono una volta ogni tanto al cinema, senza fronzoli e altri clichè. A questi si affianca un magistrale Morgan Freeman, ormai veterano di ruoli da esperto del mestiere e uomo saggio.
...dalle parole di Scrap: ...'Non ho mai avuto un'occasione'; invece grazie a te Maggie ce l'ha avuta e se morisse oggi sai quale sarebbe il suo ultimo pensiero? 'Ho avuto l'occasione che volevo'. Morirei in pace se fossi in lei."
Questa frase rende il gesto estremo meno difficile da digerire. Anche se quando Maggie chiede a Frankie di fare come suo padre fece col cane paralizzato si gela il sangue...