IL MERCANTE DI VENEZIA regia di Michael Radford

Albertine  22/03/2005 15:12:47 » Rispondi
ma...tanto per cominciare la celebrazione e lo svisceramento di ogni tipo di emozione e pulsione umana che è sempre presente in shakespeare...basterebbe il monologo di shylock sulla diversità o meglio sull'uguaglianza: "Un ebreo non ha occhi? Non ha mani, un ebreo, membra, corpo, sensi, sentimenti, passioni? Non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, soggetto alle stesse malattie, guarito dalle stesse medicine, scaldato e gelato dalla stessa estate e inverno di un cristiano... Se ci pungete non sanguiniamo? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo?" direi che si difende benissimo da solo senza aver bisogno delle mie misere argomentazioni...soprattutto se pensi che è stato scritto alla fine del 14° secolo...quello che tu definisci un "ridicolo intreccio" altro non è che l'impianto narrativo che, come ti ho già detto, dai tempi di euripide ricalca più o meno degli schemi fissi...anche medea può ridursi ad un ridicolo intrecciose se lo decontestualizzi e lo svilisci di ogni valore letterario...o il sogno di una notte di mezza estate...comunque mica volevo dire che bisogna conoscere per forza tutti gli autori? io sono la prima a non aver letto molto teatro a parte pochi classici...comunque alla fine tutto può piacere o meno...ad esempio tu osanni kusturica che per me è ultrasopravvalutato, monotono e ormai di maniera...vedi mie risposte al tuo commento a "la vita è un miracolo"...abbiamo gusti diversi tutto qui...:)