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VITA DI PI regia di Ang Lee

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JOKER1926     6½ / 10  26/01/2014 00:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Vita di Pi" gettonato e lusingato da spettatori e critica stacca il biglietto per l'ingresso in un determinato giro, quello dei film riusciti.
Fin da subito chi mastica cinema noterà un lavoro (vedi la fotografia) che sposa concetti di perfezione stilistica. "Vita di Pi" nasce, anche o soprattutto, con l'intendo di strabiliare per quel che possa offrire una immagine, una sequenza dai colori incantati.

Ma le macchinazioni perpetrate dal regista, Ang Lee, chiedono strada anche nelle altre fattispecie; l'operazione del 2012 cerca il consenso, il massimo apprezzamento, nella storia. Plot che vede, come personaggio principale, un adolescente indonesiano alle prese con un disegno beffardo e terminale, fra dramma e sofferenza. In tutto ciò, la mole di lavoro, si concede solo piccoli break portando lo spettatore alla conversazione fra Pi e il giornalista. Se l'idea della regia fosse stata incentrata più sull'azione e sull'avventura forse, adesso, avremmo applaudito maggiormente. L'errore madornale che compie Ang Lee è di rendere d'autore un film che parte da logici presupposti che tendono nella finalizzazione della commerciabilità. Un film non può passare tutto il tempo a proiettare un bambino e una tigre su una barcollante scialuppa di salvataggio. La prima oggettività , pura e secca, è la noia. Ne "La vita di Pi" manca il ritmo e la ripetitività, ad un certo punto, diventa persino selvaggia. Film che si cristallizza e cerca il fatidico virtuosismo, ovvero un esercizio di stile che incanta poco. Ancora Lee opta per un finale spiazzante che cerca il colpo di scena ma va a creare circuiti mielosi. Perché se non fossero mielosi allora si tratterebbe di una dramma così grande, che in fin dei conti, calzerebbe troppo grande alle pretese di un film vivace e colorato come questo di Ang Lee. In chiusura "La vita di Pi" ha dalla sua parte una serie di fattori che riescono a portarlo ad un certo livello, ma dall'altra parte restano delle grosse perplessità, tutte correlate a questioni di contenuto.