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SENZA FRENI regia di David Koepp

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Spotify     6 / 10  27/09/2016 04:46:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola carina, intrattiene bene lo spettatore e fa divertire nei suoi 80 minuti. La storia ha un pizzico di originalità in più rispetto agli ultimi action, in quanto gli inseguimenti macchine-biciclette ancora non si erano visti o comunque sono passati inosservati in tutta la storia del cinema d'azione. La vicenda si svolge a New York, ed è quella di un bike messenger che si ritrova tra le mani una misteriosa busta da consegnare entro 90 minuti nei pressi di Chinatown. Un poliziotto corrotto però, si metterà sulle traccie del giovane e inizierà tra i due una serie di incredibili inseguimenti attraverso le strade della "Grande Mela". La cosa che sicuramente colpisce, è che il protagonista del film è proprio la bici, un mezzo che lo "spettatore medio" è certamente abituato a vedere poco nel cinema Infatti, come tutti ben sappiamo, quando si parla di pellicole di inseguimenti, le macchine sportive sono senza dubbio i veicoli predominanti. David Koepp si dimostra molto bravo a creare e modellare il duello tra bicicletta e auto, realizza quasi una sorta di Davide contro Golia. Interessante come idea. Inoltre si può dire che il director riporta un po' in auge la bici, la quale viene posta come valida alternative alle macchine o anche alle stesse moto. Il messaggio che il regista sembra voglia mandare, è quello di una vita spericolata, appunto senza freni, dove si è incuranti di quello che può accadere alla propria persona. Questo è quello che ho colto io. La pellicola è densa di umorismo nero, altro elemento innovativo per una storia come questa, le scene divertenti sono riuscitissime, mai monotone e anche piuttosto originali. Koepp riesce nell'intento, cioè dirigere una specie di action comedy e non un action thriller che in seguito, come spesso capita alle produzioni di medio livello come questa, diventa involontariamente (e tristemente) comico. Di certo la parte umoristica permette al film di farsi vedere con più interesse e di dargli una certa versatilità, in quanto un momento prima si può assistere ad un inseguimento mozzafiato e un momento dopo ad una sequenza che strappa grasse risate. O ancora, una scena d'azione che sfocia in una comica. Bravo il regista. Direzione degli attori non male, i personaggi son tutti resi simpatici e più o meno interessanti. Sicuramente è la figura del poliziotto quella più intrigante, anche se stereotipata. Discreta quanto basta la caratterizzazione di Wilee. Il ritmo è veloce, si passa un'ora e venti in totale spensieratezza, tuttavia Koepp non rinuncia a qualche momento più emotivo che dia un effettivo senso alla pellicola. Buonissimo il montaggio, notevole il modo in cui viene narrata la vicenda. Belle le sequenze degli inseguimenti, forse un po' monocorde, però catturano sempre l'occhio dello spettatore. Altissima velocità e valida tecnica, niente male. Stesso vale per i dialoghi, resi sempre scorrevoli e a volte avvincenti. Belli poi quei fermo-immagine riguardanti la scelta del protagonista sulla strada da prendere, mentre questi si trova sulla bici in situazioni di difficoltà, col pericolo di essere coinvolto in un grave incidente. La fotografia non dispiace, i toni sono molto allegri e accesi, rispecchiano lo stile del film. La scenografia ci permette di vedere l'altra parte di New York, la parte più corrotta, mal tenuta e forse anche più sconosciuta. Anche qui bella scelta del director che, a differenza di molti colleghi, sceglie di effettuare le riprese in nelle zone più modeste della più famosa città d'America. Il cast è apprezzabile: Gordon-Levitt è credibile, simpatico e nonostante il suo non sia tra i ruoli più complicati che si possano interpretare, si impegna parecchio. Si muove con esemplare destrezza sulla bicicletta e ha sempre una buona presenza scenica. L'interpretazione dei dialoghi è convincente, mentre lo sono meno le espressioni, un po' piatte. Fortissimo Michael Shannon, evoca una performance molto tarantiniana. Alcune facce sono fantastiche ed l'esplicazione dei dialoghi è riuscitissima. Poi, altro fattore che giustifica la sua buona prova, è che, il personaggio di Bobby Monday riesce ad essere abbastanza odioso. La sceneggiatura ha dei buoni spunti ma anche delle cose che non vanno. Di sicuro la maniera attraverso la quale viene narrata la vicenda è affascinante e soprattutto riuscita. Discreti i dialoghi e la stesura dei personaggi (anche se si poteva comunque fare di più). La principale pecca, sono certe situazioni che sono davvero inverosimili, si faticano a digerire per quanto sono assurde (vedi spoiler). Inoltre, nonostante sia uno screenplay che ha delle originalità, ciò nondimeno presenta troppi momenti ripetuti, della serie "idee buone ma poche" . E meno male che dal lato registico si parla di tutte sequenze ben girate, altrimenti sai che noia. Anche il finale rientra nelle cose mal riuscite, troppo idiota, sia dal lato scritto che dal lato registico. Da quest'ultimo forse è meglio perchè almeno diverte, però è davvero ridicolo come epilogo. Tra gli altri difetti, c'è una colonna sonora totalmente anonima.

Conclusione: filmetto di puro intrattenimento, nella sua semplicità prende lo spettatore e lo trasporta per le strade di New York dove succede di tutto. Da vedere se non c'è niente di meglio sul menù cinema. Sufficienza piena.

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