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HOTEL TRANSYLVANIA regia di Genndy Tartakovsky

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  12/11/2012 16:29:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispetto al notevole "Samurai Jack" (serie cartoon passata anche in Italia ) Genndy Tartakovskij sceglie un approccio più commerciale e un taglio grafico in linea con i gusti del grande pubblico.
"Hotel Transylvania" è una fiaba fluttuante tra (pochissimo) horror e (parecchia) comicità con protagonista Dracula, benefattore dei mostri cui concede riparo dai temuti umani all'interno di un attrezzatissimo castello.
Ogni anno nella magione si tiene il compleanno di Mavis, figlioletta del Conte desiderosa di conoscere il mondo esterno dal quale il protettivo genitore ha pensato di tenerla ben lontana. L'arrivo casuale del simpatico e, soprattutto, umanissimo Jonathan romperà le tradizioni secolari del luogo, demolite da una serie di spassose gag unite alle consuete esortazioni educative.
Tutto abbastanza scontato, a partire dal timore che gli umani incutono alla creature della notte in ribaltamento di ruoli già visto e apprezzato in "Monsters & Co.".
Un cartone animato quindi non originale e anche ammantato di eccessivo ottimismo che comunque si lascia ben volere, per la scrittura scorrevole fondata su caratteri funzionali e una comicità che regge insistendo soprattutto sull'ovvio antagonismo tra il retrogrado Dracula e il teenager che segnerà il contatto e la reciproca comprensione tra mondi a dir poco opposti.
Vince l'amore ma non vi è nulla di insopportabilmente sdolcinato, anche quando si rischia il melenso ci pensano i comprimari a riportare la pellicola su un' accettabilissima linea di galleggiamento. Frankenstein con frivola moglie al seguito, la Mummia decisamente ben disposta verso il gentil sesso e L'Uomo Lupo stressato dalla numerosa e vivacissima prole fanno da adeguata cornice alle sapide diatribe generazionali, dettate da un tutt'altro che mostruoso desiderio di crescere e conoscere.