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VENUTO AL MONDO regia di Sergio Castellitto

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atticus     5 / 10  04/06/2013 13:25:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Squadra che vince non si cambia, ma i fasti di Non ti muovere sono ben lontani.
Il film di Castellitto (dal best seller della moglie, inutile ribadirlo), nella volontà di riportare in auge il melodrammone popolare a forti tinte, ben radicato nella cultura del nostro cinema (ma Matarazzo si rivolterebbe nella tomba!), commette l'errore di esasperare i toni e di enfatizzare le emozioni, tradendo spesso la soglia della credibilità.
La stratificazione del romanzo, fitto di psicologie e di laceranti dilemmi morali, scompare in una sceneggiatura semplicistica in cui ogni personaggio viene mortificato da un tratteggio pesantissimo, e dove lo sfondo storico diventa mero espediente drammatico, incapace di raccontare una ferita (ancora aperta) che non sia diversa dall'effetto, spettacolare e/o emotivo, ricreato.
In questo modo, una storia esemplare d'amore e guerra diventa la cartina di tornasole di un cinema artefatto e programmatico, mai sazio di situazioni madornali e di battute incautamente romantiche (terribile tutta la prima parte sentimentale), popolato da macchiette urlanti cui neppure attori di prestigio come la Cruz e Hirsch riescono a infondere un minimo di umano spessore.
La tonitruenza delle musiche asseconda orgogliosamente l'esaltazione registica di un Castellitto, anche lui, completamente votato alla pancia dello spettatore, tra scene madri (una affidata anche all'inascoltabile figlio Pietro) e giravolte al ralenty blandamente strappalacrime.
Alla fine resta il rammarico per una vicenda di grande intensità, sacrificata in uno spettacolo di massa che ha ben poco da dire e da lasciare. Bello e senz'anima.