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UN'ESTATE DA GIGANTI regia di Bouli Lanners

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Crimson     5½ / 10  23/11/2012 18:31:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Recentemente visto anche nell'ultimo film di Audiard in veste di attore, il regista belga Bouli Lanners aveva abituato bene con i suoi film precedenti (il premiato e acclamato Eldorado, e soprattutto Ultranova), per cui le aspettative per questo nuovo film erano alte.
Siamo di fronte ad un soggetto che sente enormemente il peso di Stand by me.
Il tema centrale della perdita dell'innocenza viene affrontato in maniera troppo superficiale e artefatta. Sembra di assistere ad una brutta copia del film di culto di Rob Reiner, ma senza dubbio Un'estate da giganti non avvince anche se preso singolarmente. Manca la capacità di emozionare nei momenti di maggior tenerezza, così quanto quella di colpire realmente duro quando è il momento di farlo. Una piattezza di fondo difficile da non cogliere, evidentemente legata ad una storia scialba, ma anche a pretenziosi quanto ruffiani stacchi sulla natura circostante. Il contesto è sicuramente affascinante, ma si avverte spesso l'impressione di assistere ad un puro esercizio di stile e ad una sostanziale carenza di autenticità.
La mancanza di spiegazioni circa il passato dei ragazzi è a mio avviso anche pertinente alla storia, in particolar modo per lasciare ancor più sospeso il futuro. Ma possibile che basti così poco per diventare adulti, "giganti", e rinnegare i genitori (per quanto assenti) facendo affidamento unicamente sulle proprie risorse?
Solo a tratti emerge qualche sensazione di coinvolgimento, quando i ragazzi si ossigenano i capelli o nella sequenza del peperoncino. Troppo poco.