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L'UOMO DI ALCATRAZ regia di John Frankenheimer

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LoSpaccone     8½ / 10  24/11/2009 19:45:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei film di ambientazione carceraria più belli della storia del cinema nonché il punto più alto della carriera di Frankenheimer. Un film conciso ma intenso, senza eccessivi slanci retorici e diretto con la consueta delicatezza, che rivendica il diritto alla dignità anche di chi si è macchiato di orribili reati. Lancaster superlativo.
Ciumi  24/11/2009 20:09:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma, se parli di delicatezza in questo film sono d’accordo, ma non mi pare una consuetudine di Frankenheimer. Comunque lo preferisco decisamente in pellicole come questa, più misurate e meno pretenziose. Ricordati, se ti va, di vedere “Il buco” e “Un condannato a morte è fuggito”; te li ri-consiglio vivamente (ti romperò le palle finché non li avrai visti).
LoSpaccone  24/11/2009 20:30:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ultimamente non sto vedendo molti film, i miei ultimi commenti si rifanno perlopiù a film visti in passato (come questi 4) o al cinema quest'anno.
Ciumi  24/11/2009 20:38:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì scherzavo, vedili quando avrai più tempo.
LoSpaccone  24/11/2009 20:27:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dipende, c'è il Frankenheimer dei film d'azione e fantapolitica e quello dei film più drammatici. Io mi riferisco al secondo. Per delicatezza intendo il tocco leggero, senza eccessiva enfasi, di film come "E il vento diperse la nebbia", "Un uomo senza scampo", "I temerari" o come questo. Lo hai scritto stesso tu che questi sono i film più misurati.
Ciumi  24/11/2009 20:36:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, io mi riferivo a film come "Operazione diabolica" e "Va' e uccidi", che mi sono parsi un tantino eccessivi e tutt'altro che delicati.