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DELLAMORTE DELLAMORE regia di Michele Soavi

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Torghinarbet     10 / 10  20/12/2007 02:29:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tiziano Sclavi ha tenuto ha lungo nel cassetto il romanzo che è alla base di questo film. Il lavoro di per sè è ottimo, ma ,probabilmente, per permettere a tutti di gustarne la "nera" ironia che lo pervade gli era necessaria una "cassa di risonanza" più efficace: Dylan Dog. Chiunque conosca il detective di Craven Road numero 7 sa molto bene che Francesco Dellamorte è il suo omologo letterario. In ossequio a Sclavi e ai suoi personaggi, Soavi tira fuori un delizioso "cadeau" sospeso tra il genere horror e la "dark-comedy", ma non solo: questo è anche un viaggio metafisico che vede il protagonista in fuga da un mondo spiritualmente defunto, in direzione di una cupa, ma affascinante, salvezza rappresentata dalla misteriosa "fata" (curiosamente credibile la Falchi in questo ruolo) che farà di tutto per amare.
Urge una precisazione: Dylan Dog è graficamente ispirato a Rupert Everett, ecco perchè la scelta dell'attore protagonista non poteva che ricadere su di lui.