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AL DI LA' DEI SOGNI regia di Vincent Ward

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frine     7½ / 10  19/09/2006 02:06:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credevo di averlo già votato. Pare di no.
L'ho visto al cinema e poi in TV. Mi è parso molto originale, estremamente serio e per nulla commerciale.
Certo, si può osservare che la premessa è poco credibile (ma devono proprio morire tutti?): tuttavia, l'antefatto è necessario per introdurci nell' 'altro' universo in cui si svolge la vera storia.
Per chi è credente, è possibile immaginare di trovarsi nell'aldilà; per chi è laico, il tutto diventa la metafora di un durissimo percorso di (auto)conoscenza, di morte e di resurrezione, in cui l'amore ha un ruolo fondamentale.
Chris muore e si ritrova in un'altra dimensione. Ma non c'è un barbuto San Pietro a indicargli la destinazione: dovrà cavarsela con l'aiuto di alcuni spiriti amichevoli, i quali tuttavia non sono immediatamente riconoscibili.
Il punto più interessante del film è proprio questo: i familiari di Chris sono presenti, ma il protagonista non è in grado di riconoscerli fin dall'inizio, perché le loro sembianze sono diverse. Attraverso il dialogo e la comunicazione gestuale Chris, un po' per volta, comprende: il figlio e la figlia sono lì, dolci e affettuosi, pronti ad aiutarlo e accoglierlo.
Ma Chris vuole tornare dalla moglie, precipitata nell'inferno in quanto suicida. Nessuno potrà accompagnarlo in questa disperata ricerca, che potrebbe perdere anche lui. Tra visioni apocalittiche (ghiacce dantesche e cattedrali capovolte), Chris arriva da lei .....e con il suo amore riesce a salvarla.
Finale consolatorio, buonista e poco credibile: ma sarebbe stato giusto togliere ogni speranza a chi soffre di depressione?
Quanto alle magnifiche scenografie, vale la pena rilevare che l'inferno è molto più facile da rappresentare del paradiso. Il dolore si può esprimere: la felicità no. Un po' come nel "Giardino di delizie" di Bosch: se l'inferno fa paura, il paradiso è solo l'espressione di un ordine mentale rigoroso e costrittivo da cui l'uomo, prima o poi, vorrebbe fuggire. In particolare, il paradiso preraffaelita del film, con i suoi colori eccessivi e i suoi voli di libellule, rischia di essere un altro inferno.
Comunque un film da vedere.