Constantine 6 / 10 07/11/2012 09:33:34 » Rispondi L'attesissimo nuovo e terzo capitolo di Craig-Bond collima con la celebrazione dei 50 anni della fortunata (vedi incassi) serie; purtroppo anche per questo la pellicola scivola verso un tributo eccellente perdendo contatto con la strada tutta in salita, ma assolutamente più interessante, delle ultime due fatiche. L'impianto tecnico è assolutamente sbalorditivo, fotografia e regia sono sublimi, il cast è altisonante (non ho trovato così buona la prova di Bardem) e ho trovato apprezzabile e fascinosa l'idea di questa storia intima fatta di fiducie tradite, resurrezioni personali e cicatrici d'animo. Peccato che il tutto non venga sorretto da un altrettanto all'altezza sceneggiatura e venga farcito di citazioni e parallelismi con le vecchie serie rendendo la visione stucchevole e parodistica; tornano quelle scene al limite dell'assurdo che tanto venivano acclamate negli anni 80 e che oggi fanno sorridere perfino lo spettatore più smaliziato.
Vedi metropolitana usata come ariete nell'inseguimento di Bond a Silva o la scena dei Draghi di Comodo in Oriente.
La trama non regge per quanto negli anni si sia sempre chiuso più di un occhio su questo nei precedenti Bond. Inoltre il tutto è trattato solo superficialmente, non c'è il trasporto passionale di "Casino Royale" e nemmeno quello feroce di "Quantum of Solace". Poi sul meglio interviene sempre qualche spezzone ad abbassare oppure in alcuni casi a spegnere ogni tensione.
Entusiasta com'ero di questo rilancio realistico/umano della serie non posso dirmi soddisfatto di questo ultimo capitolo in cui s'intravede la volontà ( spero vivamente di sbagliare) di tornare a ricalcare copioni già scritti e dal mio punto di vista esauriti.