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UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA regia di Jacques Audiard

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hghgg     8 / 10  25/10/2015 17:09:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo non perfetto ma per me bellissimo film di Audiard questo "De Rouille et D'Os", molto sentito, vero, pulsante, carnale, emozionante, romantico, intenso, impreziosito dalla miglior interpretazione di Marion Cotillard (a parte forse quella in "Jeux d'enfants") e dalla scoperta di un Matthias Schoenaerts molto in parte e assolutamente convincente.

Audiard trasmette crudezza e delicatezza con una regia davvero notevole, unendo gli elementi con grande eleganza e con grande forza espressiva, con un risultato armonico, appassionante, in una storia fatta di carne, sangue, discesa e resurrezione, amore e passione dal ritmo lento ma assolutamente mai noioso. La bella sceneggiatura, colma di dialoghi ottimi e mai banali, costruisce lo splendido rapporto tra i due protagonisti che si evolve sulla base del modo in cui Alì, con la sua spontanea e cruda naturalezza, non priva di tenerezza ma estranea a qualsiasi pietismo, si pone nei confronti di Stephanie dopo il drammatico incidente che ha colpito la ragazza. In questo senso la catartica sequenza del bagno di Ali e Stephanie al mare, bellissima e a suo modo "iconica" per il film, è assolutamente la più rappresentativa.

E parallelamente si sviluppa il rapporto di Ali con suo figlio e quindi la crescita umana dei due protagonisti con le storie che si incrociano, si scontrano e nel rassicurante lieto fine diventano un tutt'uno quando finalmente sfocia, sincero e spontaneo, il sentimento romantico con la dichiarazione finale di Ali a Stephanie dopo lo sfogo di lui, seguito alla paura più grande, rappresentata in una scena di grandissima potenza e crudezza espressiva e drammatica, veramente memorabile. E dire che, attraverso gli sguardi e a volte le parole di Stephanie quel crescente sentimento romantico era sempre più avvertibile con il passare dei minuti, nella seconda metà del film. Consapevolezza dell'amore paterno, nascita di un sentimento romantico tra i due protagonisti, rinascita, maturazione e nuova vita per entrambi. Dopo un percorso duro, emozionante che lo spettatore segue nelle sue molteplici dimensioni e sfaccettature, accompagnato da un regista abile e di grande talento.

Audiard poi non risparmia nulla sul piano della crudezza, della fisicità, della carnalità. Gli incontri clandestini di lotta di Alì, il sangue, il sudore, il sesso prima delle responsabilità e dell'amore, la vita ai margini della legalità, uno sguardo al problema della disoccupazione, senza mai perdere di vista il nucleo centrale del film.

Mi rimarranno a lungo impresse anche le sequenze con le orche, anche solo da un punto di vista prettamente visivo, splendide creature degli oceani, giganti dominatori tra i più meravigliosi esseri viventi presenti sul nostro pianeta. Oltre a quello la scena dell'incidente è un momento di grande tensione e la scena della "riappacificazione" tra Stephanie e l'orca un momento particolare e importante nel percorso di rinascita del personaggio. Comunque oh, se fossi stato un'orca, con quella canzone di mèrda in filodiffusione tutto il giorno avrei dato di matto anche io...

Un applauso a Marion Cotillard e la sua bellissima prova d'attrice, quando recita in made patria, lontana dalle baracconate hollywoodiane, da sempre prova di ottime capacità interpretative. E Matthias Schoenaerts regge botta benissimo, ci sono tanti scambi, battute e dialoghi molto belli tra i due lungo tutto il film, intensi, intelligenti, dialoghi che colpiscono e molto difficilmente scivolano nel prevedibile.

Non è un capolavoro ma è un gran film che a mio avviso non si perde mai, centra il bersaglio e riesce ad emozionare e a convincere sotto tutti gli aspetti tecnici. Un vero gioiello, Audiard regista da seguire con la massima attenzione, non vedo l'ora di vedere il suo nuovo film appena uscito.