kowalsky 6½ / 10 28/12/2012 18:50:01 » Rispondi Cosa fa di un prevedibile script da wedding comedy un'ottima commedia di genere? Per capirlo, è necessario concentrarsi più sui personaggi che sulla storia... In Love is all you need una romantica vacanza mediterranea porta i segni di un'infelicità comune, o può farli pesantemente riafforare. Trine Dyrholm - Ida è stupenda, una donna che marchia la sofferenza sulla sua pelle e tuttavia non è mai avida di un sorriso. Come si fa a non amare una donna così? E come si fa a non amare Philip così preso dai suoi affari da aver destabilizzato il cuore a causa di un lutto coniugale? Certo mi chiedo come mai questi nordici (da Vinterberg a Von Trier passando per Bergman o Mai Zetterling) abbiano tanto a cuore il tema del matrimonio, o perchè la Bier, reduce da melodrammi di buon livello (sfiorando il capolavoro con Non desiderare la donna d'altri) si sia lasciata coinvolgere in questa soap-opera pericolosamente vicina, nell'epilogo finale, ai clichè tipo Matrimonio del mio migliore amico cioè a tutti i bignamini hollywoodiani sull'argomento... ma va bene anche così, se si respira aria di vecchio cinema classico (Negulesco, ma non nel senso dell'ultimo orripilante Woody Allen) e situazioni costruite a tavolino si sprecano, certo, ma davanti agli scenari mozzafiato di Sorrento. Il film emoziona davvero e racconta la possibilità di una nuova speranza di vita. Un cinema troppo romantico? Forse. Ma se non altro sa addolcire l'amaro con una struggente armonia, senza pretese didattiche