Oskarsson88 5½ / 10 12/06/2020 11:04:19 » Rispondi Abbastanza statico e lento in pieno stile Seidl, al cui suddetto stile si aggiunge il solito elemento scioccante, classico del regista austriaco. L'esplorazione del fanatismo religioso (in questo caso cattolico) è anche interessante e mostra come il fanatismo non sia mai una buona cosa e quanto anche questi sia facile. Si deduce che Anna Maria sia diventata ultra-religiosa a seguito dell'incidente del marito, per dare probabilmente un senso alla vita, mentre il marito stesso, seppur non privo di difetti, vive la sua condizione in maniera più semplice e pragmatica senza fuggire in dimensioni o credenze per trovare sollievo. Emblematico il finale che fa crollare il mondo costruito della donna. Detto questo, visivamente è un po' troppo pesante, e anche in parte prevedibile. Riconosco al solito la non banalità delle opere di Seidl e allo stesso tempo però anche la difficoltà nel dare un ritmo e trasportare lo spettatore in maniera più fluida. Divertente che ci sia l'apparizione di Rupnik, protagonista di "Der Busenfreund"...