Valerio77 9 / 10 21/09/2012 10:10:05 » Rispondi Un film sulla solitudine, fatto di silenzi e di girovagare (apparentemente) senza meta. La solitudine del ragazzino protagonista crea tensione perché reale e credibile. Infatti, versaimilmente, il bambino lasciato in balia di se stesso dalla madre assente si "inventa" un mondo tutto suo, sia in casa che fuori. Bellissime le scene a contatto con la natura e gli animali, così come quelle dei giochi improvvisati (la pioggia che diventa uno strumento musicale). Mi è piaciuta molto la scelta dell'autore di ridurre al'osao i dialoghi, che secondo me avrebbero sortito un effetto "nota a piè di pagina", rovinando l'approccio realistico e in parte documentaristico del film (i bambini soli soffrono - e sognano - in silenzio -). Un film per palati fini e sicuramente non per tutti. Una boccata d'aria fresca nel rarefatto panorama cinematografico attuale. Consigliatissimo agli amanti del neorealismo e di autori raffinati contemporanei (Carlos Reygadas, Apichatpong Weerasethakul, Terrence Malick - per citarne alcuni).