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PINOCCHIO (1999) regia di Carmelo Bene

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JOKER1926     7 / 10  11/02/2014 00:39:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Carmelo Bene è stato un'artista italiano in senso vasto.
Le opere cinematografiche del regista/drammaturgo italiano sono destinate ad un pubblico che sa apprezzare le sfumature di una mente "caotica" ma spettacolare. Figuriamoci le opere teatrali, come "Pinocchio" ancora più artistiche, ancora più scomposte.
"Pinocchio" del 1999 non è un violento disfacimento e "mutilamento" di quello originale, in questo frangente Bene riesce a mettere in scena un suo Pinocchio non lontanissimo da quello che scolasticamente conosce la massa. A fare la differenza in questa fattispecie è l'apparato scenico spettrale, oscuro e freddo.
Il primo piano cronico di Carmelo Bene nella parte di un sofferto Pinocchio è il simbolo di un decadentismo non solo visivo, ma molto psicologico. Per il resto è una festa mortuaria dell'immagine; le maschere e le grandi lavorazioni per un effetto della phoné che come capita con Bene gioca le carte più pesanti della costruzione teatrale.
I concetti di "Pinocchio" si ancorano ad una bolgia di nichilismo che spinge il personaggio in un mondo tenebroso e corrotto da maschere inquietanti. La stessa fata svolge funzioni particolari, più che una luce appare essere, ripetitivamente, il male minore di una storia nera e con un finale di crescita dell'animo, ma senza troppe rosee e retoriche acclamazioni.

JOKER1926