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PINOCCHIO (1999) regia di Carmelo Bene

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elio91     9 / 10  29/09/2012 11:37:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è stato inserito! Bene, Bene, Benissimo direi.
Anche se mi scoccia mettere il voto visto che con il genio di C.B. davvero il numerino è quanto di più equivoco si possa pensare, è giusto che si renda omaggio a questo spettacolo unico nel suo (de)genere. Allestito per la RAI, è una versione che riprende il Pinocchio di Collodi non modificandone una virgola nel testo e nei dialoghi dei personaggi, eppure tutto assume un aria mortifera, fanciullescamente disturbata, perfino patetica nei continui rimproveri al burattino con i proverbi che "lo crocifiggono".
è uno spettacolo della provvidenza e poi dell'incoscienza, con personaggi che recitano il loro stesso ruolo ingabbiati nel loro essere dei pupi (e Bene da la voce quasi a tutti) e al centro c'è un Pinocchio già morto: un burattino che "scalcia nella tomba", destinato a crescere e che quindi sta rimandando l'imputridimento di sé stesso. Ma forse l'unico che recita sé stesso più che la pantomima del suo ruolo, ed è davvero un innocente pur con i fili che lo manovrano.
La scelta delle musichette, la quasi patetica e già citata pantomima che i personaggi/burattinati fanno di sé stessi e il grottesco delirio di personaggi come (ad esempio) il grillo parlante, che assomiglia più ad un insetto enorme e sgradevole con fattezze da giudice che a quello cui solitamente si pensa (la Disney...), lo rendono uno spettacolo ai limiti dell'orrorifico, mortifero, dove si sente la puzza della morte, e non del legno di burattini.
E poi c'è la morte. L'educazione.