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BRAKE regia di Gabe Torres

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  16/11/2012 14:40:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Agente dei servizi segreti americani si trova imprigionato in una specie di bara trasparente a prova di proiettile. E' munito di una vecchia radio per mezzo della quale può comunicare con qualcuno apparentemente nelle sue stesse condizioni. Nel frattempo un abbagliante timer scandisce il passare del tempo verso non si sa cosa. Come protagonista e produttore esecutivo troviamo Stephen Dorff , tornato al cinema più commerciale dopo la fortunata parentesi d'essai di "Somewhere".
La memoria vola subito a "Buried" con il quale le analogie sono palesi se non addirittura clamorose, "Brake" però non ha la consistenza e la profondità del film di Rodrigo Cortés nonostante sia ancora il tema del terrorismo ad ergersi minaccioso.
Anche in questo caso al protagonista è concesso di comunicare con l'esterno, mentre la sua claustrofobica prigione viene portata a zonzo a bordo di un automezzo verso segrete destinazioni.
Il discorso della radio messa a disposizione dai sequestratori e il telefonino conquistato in modo fin troppo inverosimile sono solo alcuni degli indizi disseminati con poca arguzia e che lasciano campo aperto a un twist non più di tanto spiazzante, anche se per controbilanciare vengono esasperate alcune situazioni proprio per scongiurare di svelare troppo.
Discreti gli espedienti orditi per evitare l'effetto noia, alcuni evidentemente derivati da "Buried", altri dotati di una certa originalità.
In fin dei conti l'epilogo non è poi così male, il problema semmai è nello scellerato e assurdo contro finale, talmente campato per aria da apparire attaccato con lo sputo. Le perplessità sono quindi più legate ad una chiusura forzata mentre in precedenza la vicenda, pur con qualche inevitabile intoppo, si dipana in modo accettabile, riuscendo a intrattenere a dispetto delle limitazioni fisiche e di movimento considerato che il film è girato quasi per intero in un unico luogo e con un solo attore.