caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LO HOBBIT - LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE regia di Peter Jackson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Manticora     7 / 10  26/12/2014 17:25:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La conclusione di una trilogia che trilogia non è porta inevitabilmente strascichi nella prosecuzione di un terzo capitolo che diluisce molto, e aimè perde di vista la cosa essenziale:LA STORIA.
Jackson ha sicuramente creato qualcosa di inarrivabile con la trilogia del signore degli anelli, ma non è riuscito a ricreare la stessa magia nello Hobbit. I motivi sono vari, il fatto di aver ereditato la pre-produzione da Guillermo del Toro ha creato una "frattura" a cui Jackson ha imposto la sua visione d'insieme, edulcorandosi ulteriormente. Se nella prima trilogia le atomosfere horror e la violenza della battaglia con sangue e budella era stata un marchio indelebile, riconoscibile e riuscito, qui la violenza è spesso la brutta copia della trilogia, pochissimo sangue, le spade sono sempre ben pulite purtroppo, senza contare che rimane solo l'aspetto mostruoso delle creature, orchi e goblin in primis. Ma l'errore non perdonabile è che Jackson in sostanza tranne qualche guizzo(vedasi lo scontro "magico" tra Galadriel e il Negromante) COPIA SE STESSO, e neanche tanto bene, ricreare una mini battaglia per la conquista della città di Dale, che copia l'assedio di Minas Tirith, o ancora l'interminabile scontro tra Legolas e Bolg, azione a tratti ridicola, si parodia un videogioco, e tanto si sà come andrà a finire...
Certo l'arrivo dei nani dei colli ferrosi è notevole, ma ricorda l'arrivo dei Roharrim davanti a Minas Tirith, anche questo, come Dalin è un personaggio a tutto tondo, che mostra finalmente cosa sono un esercito di nani in battaglia. I primi 18 minuti sono perfetti, la distruzione della città da parte di Smaug, e l'epica contesa tra il drago e Beren(il personaggio trattato meglio nella sceneggiatura) acquisisce spessore, anche se

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
L'amore interaziale è poco più di un pretesto, ma funziona di più che nel secondo, e alla fine i vivi onorano i morti, e i morti aiuteranno i vivi a ricordarli

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Effetti speciali ottimi, colonna sonora con una marcia in più(anche se non eguaglia quella della trilogia) attori in parte, svetta Richard Ermitage, Martin Freeman, Ian McEllan,Stephen Fry, e perfino il drago Benedict Cumberlacht. L'avventura è finita, non nei migliori dei modi, ma è sempre un paicere andare nella terra di mezzo, speriamo quando sarà che il testimone passi a qualcuno che rinvigorisca l'epopea dello scrittore inglese.