caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PRIGIONIERO DELLA PAURA regia di Robert Mulligan

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7 / 10  07/11/2014 21:02:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prima di avere a che fare con il complesso di Edipo e il voyeurismo di Norman Bates, Perkins ha vestito i panni di Jimmy Piersall, turbe generate in questo caso dalla figura paterna.
All'epoca del film il vero Piersall, militante nei Red Sox, aveva 26 anni, una carriera ben lontana dal concludersi, il soggetto infatti risulta scarno e tirato fino ad un epilogo che sa di incompiuto, la manifestazione della crisi, il centro di cura, tappe sviluppate in maniera grossolana, in particolar modo la 2°parte in cui il focus si sposta sulla cura mentale del giocatore filtrata puntualmente ai media - con la quale lo legava un rapporto turbolento - che dall'esterno non facevano che remare contro, il nodo cruciale sarà l'agognato confronto con il padre, un sempre distinto Karl Malden, preso coscienza dei danni mentali inferti al figlio in tenera età a causa della veemente pressione e aspettativa che soleva richiedere al figlio.

Tutto sommato un buon Perkins, parte che gioverà lui in futuro durante il casting di 'Psycho', da notare lo stesso anno un'opera di Aldrich, altro spessore, analoghi temi, 'Foglie d'autunno' con un Robertson più caricato.