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TERRITORIES regia di Olivier Abbou

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  02/04/2013 15:11:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Obiettivo puntato sulle paure ancora vive dopo i fatti dell'11 Settembre e sulla connessa esigenza di creare un nemico al quale addebitare ogni male.
L'incapacità di far fronte ad una profonda crisi morale e finanziaria genera la reazione rabbiosa di un popolo sentitosi abbandonato e pronto a reagire con le proprie armi, che nel caso della coppia di paramilitari reduci da Guantanamo diventano parecchio pericolose.
Saranno guai, soprattutto nel momento in cui i due figuri incrociano un gruppetto di ragazzi di ritorno da un matrimonio la cui unica colpa è trasportare un po' di marijuana oltre ad avere in gruppo un tizio di origine medio orientale.
E' immediato lo scatto di un folle meccanismo di autodifesa primitiva, la colpevolizzazione del diverso prescinde reali colpe eleggendo i malcapitati a perfetti capri espiatori in barba ad ogni sentimento democratico.
Pellicola interessante almeno nella prima ora per i chiari sottotesti politici e sociali sfocianti in sequenze aggressive, violenze fisiche e psicologiche si sprecano perpetrate in un campo di prigionia collocato all'interno di un'inaccessibile foresta. Appaiono meno essenziali del solito le psicologie dei personaggi, ben presto però Olivier Abbou accusa una clamorosa penuria di idee e inserisce inaspettatamente un detective sbucato dal nulla guidato in modo abbastanza ridicolo dalle afflizioni di un passato tormentato. Qui il film perde d'intensità, una volta espresso il messaggio di fondo la necessità di chiudere sembra tormentare il regista che sterza in maniera troppo decisa verso atmosfere da thriller soprannaturale, purtroppo eccessivamente fuori contesto.