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TWIXT regia di Francis Ford Coppola

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  12/09/2012 10:50:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è una tetra cittadina in mezzo al nulla dominata da un campanile con sette quadranti,di cui nessuno segna la stessa ora.
C'è uno scrittore senza più ispirazione che vi capita per caso e incontra un anziano sceriffo che avrebbe l'idea giusta per un nuovo romanzo,ispirato ad inquietanti fatti avvenuti in quei luoghi.
C'è un serial killer che si aggira nei boschi ed un terrificante omicidio multiplo risalente a tanti anni prima,c'è poi un cadavere con un paletto nel cuore…che ci siano pure i vampiri?di sicuro c'è un fantasma senza pace ed anche Edgar Allan Poe,proprio lui!mentore da sogno (in tutti i sensi) del protagonista interpretato da un Val Kilmer sottotono,e non solo dal punto di vista fisico.
Questi i (sovrabbondanti) elementi principali del nuovo film di Coppola,ovvero il pasticcio che non ti aspetteresti mai da un autore di tale levatura.
Continua la ricerca di nuove forme espressive da parte del regista già azzardato sperimentatore con "Un'altra giovinezza" e il più riuscito "Segreti di famiglia",con i quali aveva tracciato una rotta nella sua carriera verso lidi più indipendenti e meno legati all'incasso.Qui però esagera,offrendo in confezione adescatrice uno sconfortante nulla,in cui ogni direzione intrapresa sembra troncarsi senza offrire soddisfazione alcuna.
Con "Twixt" l'autore di capolavori immortali come "Il padrino" o "Apocalypse Now" sbanda paurosamente e perde la retta via più volte,alterato dalle sue stesse ambizioni confluenti in citazioni,figure e avvenimenti che non riescono mai a raffinare un soggetto confuso e irritante.Visivamente il film diventa pregevole durante le parti oniriche pur ricorrendo a contrasti cromatici tutt'altro che innovativi.Lo stesso Coppola ne aveva già fatto uso per poi vederli estremizzati in film come "Sin City" o "300".
Si capisce che c'è un forte legame tra Coppola e il suo romanziere ,entrambi a dover fare i conti con l'incommensurabile perdita di un figlio all'interno di una sperimentazione alimentata da diverse fonti (ci sono echi di Lynch e Carpenter,gotico vampiresco e Stephen King),però dove voglia andare a parare resta un mistero.
Buone le interpretazioni del mimetico Ben Chaplin e di Bruce Dern,per il resto il film gira a vuoto deludendo molto.Un tonfo clamoroso.
HollywoodUndead  12/09/2012 12:54:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, più o meno siamo sulla stessa linea di pensiero ;)
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  12/09/2012 14:50:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però tu sei più buono ;)