atticus 6 / 10 13/09/2012 23:49:39 » Rispondi Un magnifico film... su cosa? Temevo una deriva mistico-delirante di Malick dopo il bellissimo, ma ostico, "The tree of life"; il problema qui è che il regista sembra propinarci tutto il peggio di quel film, portandolo alla sua massima apoteosi. Ciò comporta il totale abbandono alla forza innegabile delle immagini per i fedelissimi, e il totale abbandono del film per tutto il resto degli spettatori, me compreso, che a fine proiezione ho fischiato come un ossesso. Malick vorrebbe esprimere visivamente l'inesprimibile sentimentale ma per farlo mette mano a un campionario impressionante di frasette alla ricerca di un senso, atte a compensare l'assenza pressoché assoluta di dialogo e a completare una narrazione frastagliata tra reale e onirico. Una fatica immane si fa per riuscire a stare dietro a una narrazione che sfida ogni concetto narrativo fino ad ora conosciuto, per entrare seppur minimamente (o per nulla) in contatto con personaggi tanto ideali (su tutti la saltellante e demenziale Kurylenko), per riuscire a sostenere la bellezza struggente di sequenze che sfociano pericolosamente nel pubblicitario (Lancome ma anche Sette per mille alla chiesa cattolica), per tollerare una serie di messaggi a metà tra l'ascetico e il profetico che fanno tanto "capo carismatico". Attendo i pareri dei fortunati che riusciranno a cogliere la "meraviglia" malickiana; per ora devo ancora capire se ho assistito a una delle esperienze più straordinarie o più irritanti di tutta la mia vita. Quel che è certo è che "To the wonder" sarà, almeno per me, un film indimenticabile, mistica cinematografica visivamente ed emotivamente non concepibile.
Ma come si fa a tagliare dal montaggio definitivo attori come la Weisz o la Chastain e a conservare poi la sequenza assurda con la nostra nevrastenica Mondello??? Mistero