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THE BOURNE LEGACY regia di Tony Gilroy

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MadMax1992     7½ / 10  10/09/2012 10:02:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Greengrass passa il testimone a Gilroy, qui alla sua terza regia, dopo il discreto Duplicity e l'ottimo Michael Clayton.

l'idea della Unversal era quella di creare uno spin off, incentrato sul nuovo agente Aaron Cross e non più sul personaggio creato da Ludlum, cui ha dato anima e corpo Damon.
Uno spin off, ambientato nel medesimo universo narrativo dei film di Jason Bourne, in grado di garantire nuova linfa alla serie (e nuovi incassi) mantenendone inalterato lo spirito.

Saggia in questo senso la scelta di affidare la regia allo sceneggiatore dei capitoli precedenti, abile nel dare quella soluzione di continuità tra passato e presente, tra Bourne e Cross, tanto nello stile (dalla fotografia al montaggio) quanto nel cast (che vede gran parte degli attori dei precedenti capitoli riprendere i propri ruoli con parti più o meno corpose) in grado di non far crollare su se stesso l'intero progetto, ancor prima di cominciare.

Gilroy si dimostra abile scrittore e, con un messa in scena essenziale ma efficace, riesce a tenere le fila di un intreccio tanto complesso e stratificato, fatto di continui rimandi a cose già successe, avvenimenti già accaduti, da poter risultare a volte fin troppo ermetico e di difficile comprensione per i non iniziati, per chi insomma si approccia per la prima volta ai film della spia creata da Ludlum.

Dove invece lo stile asciutto del nuovo regista gli fa perdere punti nei confornti del suo predecessore è nella realizzazione delle scene d'azione.
Gilroy si dimostra infatti incapace di raggiungere le vette di spettacolarità, a dir la verità difiicilmente arrivabili, di "Bourne Ultimatum", e forse conscio di ciò, centellina le poche scene d'azione, realizzate professionalmente ma senza particolari guizzi, piazzandole in punti strategici della pellicola.

Il Cast, così come le new entry, non delude: il lanciatissimo Renner ha il giusto physique du ròle, la Weisz è decisamente meglio di una Julia Stiles o una Franka Potente qualsiasi, Norton sa sempre il fatto suo e gli altri seppur in piccoli ruoli contribuiscono con le loro interpretazioni a dare un senso a questo quarto capitolo.

In conclusione il film, pur non raggiungendo l'ottimo terzo capitolo, si dimostra in linea con lo standard cui la saga di Bourne ci ha abituati e riesce a fornire allo spettatore quasi due ore di intrighi politici e onesto intrattenimento.
Peccato solo per l'ennesimo finale aperto, di una saga che sembra non voler mai chiudere definitivamente il conto.
Non resta che aspettare, e chissà che Damon, magari, non decida di ritornare sulla giostra a far compagnia al nuovo arrivato...
MadMax1992  03/11/2012 10:43:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Voto 7