Hana T 7 / 10 12/07/2013 22:01:26 » Rispondi Il primo film che commento dopo anni loorkaggiodel sito ahahahah Almeno 5 ^^ Passando alla pellicola, direi che le aspettative non sono state del tutto rispettate. Questo "Pacific Rim" é un film tecnicamente raffinato, che intrattiene, ma con qualche magagna concettuale e non. I problemi nascono, a mio avviso, da due particolari fondamentali, legati a: 1) la gestione dell'azione 2)le capacita degli Jaeger. Due particolari che essendo centrali, fondamentali nella svolgersi della vicenda, si trascinano poi dietro tutto il destino della prodotto. Passando nei dettagli del primo punto, é evidente come tra panoramiche, figure intere, scene in bolla e una certa non osata mobilità della camera stessa, Del Toro voglia rendere il più intellegibile possibile l'azione, ma che forse esageri un po' sotto questo punto dove Michael Bay ha sguinzagliato telecamere a ruota libera. Insomma, ci voleva un po' più di funambolismo da camera in più
come nella scena del pugno di Gipsy danger che entra all'interno del palazzo
per armonizzare quello che io chiamo "effetto megazord" che ci può stare in qualche scena, per citare, ma non in tante, quasi a ricordare in maniera paradossalmente evidente dei giocattoloni che se le danno. Troppa intellegibilità, e chiarezza data da immagini un po' troppo statiche come movimento della camera, in un film catastrofista, di robottoni, danno questo effetto. Questo aspetto é poi amplificato dal punto due, dove se é vero che é sfizioso vedere mostroni e robottoni che si mazzolano con il corpo a corpo, si vuole anche vedere un equilibrio d'identità e coerenza interna ed esterna da parte degli stessi
si vede chiaramente come il jaeger russo, presente dentro l'hangar, per esempio, venga caricato con dei missili... Ma le armi a lunga gittata non vengono mai usate. Ed é buffo come a un certo punto i piloti di Striker Eureka escano dalla cabina di pilotaggio per puntare agli occhi del mostrone di turno con delle pistole lanciarazzi... Inoltre, visto che ci sono le armi a lunga gittata, e queste fanno parte degli anime che citi, perché non le usi?
con un altro tipo di armi che praticamente non esistono, "umanizzando" troppo l'azione degli stessi e quindi ridimensionandoli come alieni invasori e macchine da guerra. L'unione dei due punti, quindi, porta a delle sequenze ben girate ma prive del giusto mordente catastrofico e apocalittico che doveva fagocitare anche l'esigua scrittura della storia, dove brillano delle situazioni gradevoli, gustose anche se non sconvolgenti
la questione del parto. La sequenza della morte non morte di Perlman. L'inseguimento di Newton da parte dei kaiju
e degli stereotipi dei personaggi, su cui si sposta un po' l'attenzione, visto che l'azione risulta un po' troppo fredda, giocattolosa, con risultati giustamente emotivamente insoddisfacenti, visto che si vede che il film é studiato palesemente al servizio dell'azione. Bisogna prendere da qualche parte quel catastrofismo preventivato dalle scene d'azione, insomma, ma non lo si riesce a colmare in nessun modo. Gradevole il tatticismo legato agli scontri, dove piace
combattimento volante tra il kaiju e Gipsy, dove la spada, dopo un'infinita s*****tata, viene comodamente utilizzata in cielo per risolvere la situazione in quattro e quattrotto. Inutile dire che la questione del punto due, il corpo a corpo quasi esclusivo della pellicola, amplifichi questo senso di forzatura. Menomale che Del Toro é intelligente e nonostante la forzatura contestualizza il colpo di un'arma bianca, a una mano ( o braccio, se vogliamo essere precisi) e quindi convenzionalmente leggera, in cielo, un posto altrettanto leggero. Inoltre la scena é girata impeccabilmente.
Inoltre il design dei kaiju non é che brilli per varietà... Passando alla prova degli attori, si limitano a svolgere il compitino in maniera esatta per come é strutturato il film (anche se a livello contenutistico non restituisce le giuste emozioni, il giusto senso di catastrofismo, come detto) con un Elba un po' più intenso degli altri e un Perlman che prova a spruzzare la narrazione di qualche siparietto non proprio riuscitissimo. Le musiche, anch'esse anonime, si alzano in momenti legati a certi picchi di tensione, per poi tornare ad essere anonime. Buona la fotografia, dotata di un'equilibrata pulizia grafica. La qualità degli effetti, come già sostenuto da tanti, sono degni di tutte le attenzioni che hanno attirato. Ben fatta la conversione al 3d
In definitiva, "Pacific Rim" é un film che si fa seguire (le due ore passano in tranquillità) ma pecca in freddezza e in giocattolosità dove si poteva azzardare di più, non facendo funzionare bene il tutto.