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UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI regia di Jean-Pierre Jeunet

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ferro84     8 / 10  06/07/2012 10:03:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pur non amando il cinema francese è innegabile che Jean-Pierre Jeunet sia il suo esponente più interessante, capace di distaccarsi da una tradizione cinematografica di antiche origini ma che tende ad uniformare lo stile dei registi d'oltralpe nell'aggettivo "il classico film francese".
Jeunet fa sicuramente eccezione, un regista che dello stile ha fatto il suo segno di riconoscimento ed anche quando, spesso, cade nel narcisismo stilistico non si può fare a meno di ammirare il suo cinema.

In "Una domenica di passioni" Jeunet, amante da sempre dello stile fantasy mittleuropeo, dipinge un periodo storico come quello francese durante la prima guerra mondiale a metà strada tra un fumetto e un feuilleton, non solo nelle ambientazioni ma anche nel soggetto tipico dei romanzi di appendice. Una donna innamorata durante la prima guerra mondiale ricerca il suo amore perduto dato per morto.
Se forse la trama può sembrare banale, si resta stupiti dalla messa in scena che ben presto lascia lo stile harmony per concentrarsi su un duro film di guerra, storico fino a un giallo con intrecci da spystory.

Il tutto immerso in una ricostruzione storica trasognante che ricorda molto i mondi disegnati da Sylvain Chomet, con personaggi molto caratterizzati immerso in colori caldi e luci soffuse.

Peccato che la storia non sia facile da seguire e che le continue digressioni, sebbene all'inizio siano la parte più interessante del film, tanto da fargli assumere un aspetto corale, diventino il limite diluendo troppo la storia principale portano ad un finale un pò telefonato e che non emoziona.
De-merito anche della Tautou che non riesce a comunicare quel dolore, l'ossessione e la speranza, dando un'interpretazione un pò troppo distaccata.

Film pompatissimo dalla Warner Bros che dopo il successo di Ameliè ha dato carta bianca a Jeunet permettendogli partecipazioni di lusso come quelle di Julie Depardieu, Jodie Foster, Marion Cotillard (sempre bravissima).

Purtroppo non è stato il successo sperato, comprensibile perchè un film non privo di difetti ma che è sicuramente un'opera che ha dell'unicità il suo punto forte sapendosi far ricordare.