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UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI regia di Jean-Pierre Jeunet

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Invia una mail all'autore del commento patty     8 / 10  19/02/2005 20:30:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bello... Jeuneut é un maestro, mi pare incredibile che abbia fatto film come questo, Amelie, Alien, La cité des enfants perdu,... Sono così diversi, eppur legati da un filo trainante comune: la poesia.
L''''ambientazione é a dir poco favolosa (intendo dove abita Mathilde), la storia commovente ogni ad oltre limite... La speranza di Mathilde, che sembra così assurda, ci viene trasmetta dal suo faccino dolce e fiducioso, dalla sua assidua ricerca... Le scene della guerra sono veramente crude, e vedere un ragazzo dolce come Manech obbligato a combattere spezza veramente il cuore. Non c''''é poesia nella guerra, perché non può esistere poesia nella morte... ma quella che alla guerra manca viene ampiamente ricompensata dalla poesia dei luoghi in cui vive Mathilde, il mare coi suoi fari e i suoi scogli, l''''erba alta, altissima... e da ultima la casa che accoglie il povero Manech.
dolcissimo film nell''''insieme... bello anche perché alla dolcezza e al tepore emanati dai protagonisti e dal loro amore viene accostata la freddezza, la stupidità della guerra.
((((((((è in oltre, in alcuni punti, un film comico: alcune battute di questo film sono carine, ma ne avrei tralasciate altre: mi hanno dato l''''impressione che in regista volesse rendere più "accessivo" il film al grande pubblico, magari per guadagnarsi un oscar..(che maligna sono, mi odio da sola per questo stupido commento. Ma d''''altronde l''''ho pensato, quindi é giusto scriverlo!!).))))))))
sandman  20/02/2005 17:37:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... sono sempre più convinto che gl'oscar siano pagati dai produttori dei film ... sempre meno attendibili per giudicare la bellezza di un film!!!!