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UNA LUNGA DOMENICA DI PASSIONI regia di Jean-Pierre Jeunet

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stratoZ     5½ / 10  08/07/2023 20:07:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Sarà che non amo eccessivamente Jenuet, fatta qualche eccezione, ma questo film mi ha stuccato particolarmente. Mi ha dato la stessa sensazione di quei dolci fatti benissimo, con ingredienti di qualità, fatti da un maestro di pasticceria che tuttavia per il voler condire troppo li rende ridondanti al sapore, alla fine ne risulta buono un solo morso, dal secondo in poi inizia a sdegnare.

Jenuet fa qualcosa di simile, ci mette tutta la sua cifra stilistica, che può stupire nel breve periodo, ma in una durata comunque consistente come quella di questo film tende a stagnare e stancare. La tematica della guerra fa sfondo alla vicenda, l'autore e il DOP mettono in forte contrapposizione i flashback dominati dal grigio ambientati al fronte con la fotografia fiabesco/vintage giallo ocra della ricerca successiva riuscendo a creare dei bei quadretti, bei giochi di luce, degli ottimi chiaroscuri in alcune occasioni, in aggiunta Jenuet qui è più virtuoso che mai e si scatena come se stesse facendo un videoclip, le sequenze in movimento si sprecano, insomma tecnicamente sarebbe inappuntabile se non fosse appunto che questo stile tende a ridondare. Il tutto è condito dal suo tipico humor grottesco, anche questo che fa da contraltare al dramma di fondo.

Per il resto è un film sulla speranza, la sola protagonista contro il mondo che va alla ricerca dell'amante, una sorta di fiaba post bellica con una carrellata di personaggi bizzarri e quantomeno caricaturali con un cast pieno di nomi celebri, anche in ruoli minori.
Purtroppo, a mio parere non riesce a colpire nel segno. Sia per la mancanza di originalità della sceneggiatura - perché parliamoci chiaro gira su archetipi vecchi di decenni, cambia lo stile, cambiano i personaggi ma questa pellicola narrativamente potrebbe essere lo stereotipo del melodramma post bellico - sia per un po' di melensità e retorica di fondo che mi ha lasciato particolarmente sdegnato, sensazioni molto personali comunque.