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MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE? regia di Pupi Avati

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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69     7 / 10  27/02/2005 12:15:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La passione per qualcosa, in questo caso per la musica, non può bastare se non è supportatra dal talento. Questa , una delle tematiche afffrontate da Avati che ci lascia una galleria di personaggi, analizzati in maniera semplice ma non banale dal punto di vista psicologico. Ne viene fuori un affresco in cui, seppur sacrificando qualcosa dal punto di vista della verosimiglianza narrativa (la storia d'amore dei due ragazzi, appare fin troppo forzata), non mancano i personaggi colti nelle più sottili sfumature psicologiche. Come nel caso del padre di Gianca, interpretato da Dorelli (davvero bravo), il quale avendo dovuto ormai reprimere la sua passione per il jazz ,cerca di trasmetterla al figlio, sperando in una sorta di riscatto in proiezione. Le sue aspetttive, verrano deluse allorchè il figlio, seppur bravo musicista ma non talentuoso, abbandonerà il suo percorso artistico. Film sul talento e sulla capcità di saper misurare le proprie capcoità in linea con le proprie ambizioni. Nico