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MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE? regia di Pupi Avati

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G.di Montmirail     8 / 10  20/02/2005 13:28:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il gusto per la narrazione,il gusto di raccontarie storie,
senza fretta,senza bisogno di ricorrere ai divi,
descrivendo i sentimenti partendo da una storia semplice
senza scivolare troppo nella banalità.
In breve riconciliandoci con il cinema che sempre più spesso
quando affronta i sentimenti lascia solo facce interdette
alla fine della proiezione.
Una storia di ragazzi e ragazze solo apparentemente più vicina ai
trentenni "peter pan" che ai ventenni di oggi,
con una venatura di malinconia e di poesia
rappresentata dallo scorrere del tempo scandito dal passaggio delle comete,
come simbolo di una fase della vita.
Avati dice in sostanza che l'uomo è cambiato pochissimo
anche se il costume ha subito veri e propri stravolgimenti,
che il film guarda con un pizzico d'ironia.
La differenza tra passione e talento è il punto centrale
che il regista ha voluto descrivere.Può trattarsi di Jazz
o della capacità di "rimorchiare" ma dall' illusione
si deve prima o poi uscire,senza drammi ,per quanto l'invidia
resti una sensazione umanissima.
Da segnalare le musiche di Riz Ortolani che a questo punto
meriterebbe un riconoscimento a parte.