atticus 6 / 10 11/09/2015 01:25:55 » Rispondi Il film venne premiato al Festival di Berlino con l'Orso d'argento ma, francamente, oggi appare solo verboso, urlato e sensazionalistico. Nobile il tema affrontato, in anni in cui il dibattito (specie in Italia con la legge Basaglia) tra cure pionieristiche con terapie di gruppo e vecchia guardia del bastone negli istituti manicomiali era ancora apertissimo. Il regista, però, è assai greve nella trattazione e nel racconto d'ambiente, le caratterizzazioni sono tagliate con l'accetta e le attrici (specie Polly Bergen e Janis Paige) gigioneggiano senza ritegno, al contrario di Stack che non muove un muscolo facciale neppure a pagarlo. Molto crudo nel linguaggio e nelle singole situazioni (c'è anche uno stupro di gruppo) ma mai realmente centrato nel problema. Antologica la Crawford nel ruolo della perfida aguzzina antesignana della Louise Fletcher del "Cu****" di Forman, atroce quando in tutina body aderente impartisce lezioni di judo alle infermiere per metterle in guardie dalle azioni sconsiderate delle povere pazienti del manicomio.