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PROVINCIA MECCANICA regia di Stefano Mordini

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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69     6 / 10  04/03/2005 21:09:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella sua opera prima, il regista Mordini prende a pretesto la storia di due personaggi per farci riflettere sulle convenzionalità della vita, sui rituali, sui diritti e doveri di una società da cui non è lecito scappare. Se ciò accade le persone, lo pagano attraverso l'isolamento, l'incomunicabilità. l'incapacità di condurre un'esistenza ai margini di un sistema che non ammette nessuna forma di "devianza" dal tracciato pre-stabilito. E non importa se la società e i suoi protagonisti ne risultino intrappolati, risolvendo qualsiasi rapporto attraverso un agire "meccanico", freddo, impersonale...dove alla necessità di comunicare, di esprimere sensazioni si sostituisce un'arida logica di conformismo che tende ad annullare qualsiasi formaa di personalità. Il film, dal punto di vista narrativo sembra convincere fino ad 2/3 della vicenda per poi concedersi troppe forzature (vedi il finale fin troppo accomodante) che finiscono per renderlo piutosto scontato. Ottime le interpretazioni degli attori; su tutti una particolare lode va fatta alla Cervi, capace di restituire attrraverso una recitazione misurata ma sofferta , tutta la psicologia di una donna incapace di assolvere ai compiti di sposa e madre, così come le impone la società. Nico