caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE AVIATOR regia di Martin Scorsese

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Mr.619     8½ / 10  23/06/2009 10:08:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La parabola anamnetica ascendente e discendente di Howard Hughes, eccentrico personaggio e certamente uomo maggiormente intercalato sotto le luci della ribaltà degli anni '20 e '30 americani, che, in quanto essere umano, è simbolo, anche in questa pellicola scarsamente valutata di Martin Scorsese, della radicale e profonda debolezza umana.Per giustificare il suo comportamento, compresa la sua progressiva ricaduta dai Campi Elisi verso l'Ade mentale, sarebbe fin troppo riduttivo parlare di assoluta dissolutezza ed insoddisfazione della propria vita (risultato dell'intero), quanto, in particolar modo, di "complesso edipico"( che, pur tuttavia, rappresenta il reale motivo scatenante ed imperante nella psicologia del personaggio).Molto ipoteticamente, alla maniera di "Quarto potere", noi non sapremo mai quali fossero i pensieri, i sogni, le fantasie e le megalomanie di fastosità e gloria più reconditi della sua anima ("No trespassing"), ma, se nella pellicola di Orson Welles Charles Forster Kane è un "homo novus", nato da una famiglia non propriamente ricca e pertanto volente distinguersi fra tutti ( l'altero e così puro e sprezzante "egocentrismo"di derivazione infantile e pre-umana), invece, in "The aviator", il nostro eroe è l'erede di una grande compagnia aerea, il cui unico punto d'appoggio fisso, "manìa" restrittiva, risiede nel " fare i più grandi film mai visti sulla Terra e gli aerei più veloci mai pilotati".Questo è il manifesto anti-climax di un più che umano "super-uomo", innalzato dal quarto potere dei mass-media e dal suo stesso Super-Io prevalente sul suo subinconscio più regredito, il quale, però, non verrà mai compreso appieno, ma soprattutto "per lo più", in seguito alla sua secessione come mezzo di produzione di massa ( la rivalità politica con un ottimo Alan Alda) e alter-ego ancenstrale (la dissolvenza nel bianco della sua finta realtà onirica).La corruzione avviene non per opposizione, ma per accondiscendenza alle ceneri.