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THE AVIATOR regia di Martin Scorsese

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nerio     8 / 10  21/02/2005 16:00:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
RAGAZZI, (E KOWALSKI), UNA RIFLESSIONE…

Non sono al di sopra delle parti però,.. non vi sembra che ci siano dei giudizi un po’ troppo negativi su molti film di un certo spessore?
Da 1 a 10 dare quattro significa dargli la completa insufficienza, hovisto anche dei 3, dei 2, se i voti hanno un senso vuol dire che 3 significa una schifezza totale, con motivazioni dure, del tipo…(solo dei cretini possono vedere un film del genere…una colonna sonora più vomitevole non l'avevo mai vista… il resto del film cioè la regia, la sceneggiatura, la musica fastidiosissima e la fotografia sono proprio da dimenticare…Si provano le stesse senzazioni di quando ci si reca dal dentista: non si vede l'ora che sia tutto finito.. molto noioso sorpatutto la prima parte.. Una schifezza inenarrabile..)

Ora, premetto che ognuno può dire quello che gli pare, ci mancherebbe, e non penso che sia stato il mio lungo esilio dalle sale (la nascita del mio splendido Manuel) a farmi maturare giudizi quasi opposti ( a proposito di Aviator e Neverland) rispetto a buona parte degli interventi, però, scusatemi, qui stiamo parlando di film di un certo calibro, non di vanzinate! Allora per film inferiori che voti bisogna dare, sottozero? senza andare a pescare godzilla contro Ercole o compagnia bella, certe commediole americane possono piacere… invece secondo questa logica dovrebbero essere pura cacca.. mi si può replicare dicendo che da grandi registi è giusto desiderare sempre il meglio, bene, se per certi versi può essere valido il concetto di usare grande severità verso chi ti aspetti di più non credo però che sia giusto condannare senza mezzi termini (penosa la regia e fotografia?) registi e film di una certa rilevanza e di una certa importanza. Né Neverland né Aviator sono stati concepiti superficialmente raffazzonando su tutto quel che capitava, sia Scorsese che Foster si sono ben documentati (addirittura per anni) e poi inevitabilmente, dovendo raccontare storie così complesse, hanno dovuto fare delle scelte. E’ chiaro che chiunque, magari anche più bravo di Scorsese, (e non stiamo parlando di un esordiente, no?) avrebbe tagliato alcuni aspetti per privilegiarne altri, quelli che riteneva più idonei da raccontare. E’ nella logica di un racconto per immagini, che non è un libro, che ha un altro linguaggio e soprattutto altri tempi.
Se io volessi raccontare la storia di Garibaldi, a dir poco straordinaria, devo per forza rinunciare a qualcosa, magari anche corposo, ma se accenno appena ad es. all’amore (o parti della sua ascesa o il declino, o la battaglia di, le sue relazioni con, l’Italia nel suo insieme, l’unione europea che sarebbe venuta..) scontenterò chi lo voleva conoscere l’eroe proprio in relazione a.. e quindi sono superficiale perché ho poco sottolineato x y z…mi sembra che molti vadano al cinema non aperti a ricevere, ma chiusi nei loro recinti…provate a pensare a quanto ho scritto poc’anzi, mi è venuto di getto ma penso che corrisponda a verità, c’è chi da dei cretini a quanti è piaciuto e chi ritiene fondamentale tutto quello che non si è visto, superficialità o iperitelletualismo sono sempre e comunque delle barricate, e più si rimane nella propria trincea più si fatica non solo a godere delle bellezze che ci sono ma addirittura a “vedere” queste bellezze.

Naturalmente questo discorso non chiama in causa gli altri che pur trovandolo appena sufficiente perché appesantito da una sceneggiatura non proprio perfetta, un po’ troppo elencativo in alcuni punti, prolisso a tratti, poco approfondito in altri, con un finale non ben chiuso, beh, queste sono critiche abbastanza motivate e per lo meno vengono considerati anche i notevoli aspetti positivi .. è chiaro che io parteggio per chi è andato oltre una risicata sufficienza, queste pecche che possono esserci non possono infisciare il risultato finale, perché se ci sono le pecche ci sono anche ragguardevoli e abbondanti punti di forza, perché vedere solo quel che c’è di sbagliato?

Il bello è rappresentato da una sfavillante ricostruzione scenica della holliwood anni trenta non solo rappresentativa ma viva, vivace, pensate a quelle scene mirabolanti nei locali alla moda, che spettacolo! Pensiamo al montaggio delle sequenze aeree, ai totali grandiosi d’insieme, pensiamo a tutto questo che fa da sfondo all’ esaltato protagonista che pretende e impone anche con la forza dei
suoi dollari di coronare il suo sogno. E’ difficile pensare che tutto questo non abbia ritmo.. eppure molti di quelli che si stavano addormentando, caro kowalsky, motivano il loro sdegno
principalmente per la mancanza di ritmo… ma come fanno a dire questo? La prima mezz’ora è grande cinema soprattutto perché HA ritmo, un giovane miliardario (esaltato o don chisciotte che sia) che vuole superare limiti estremi con la determinazione di chi vuole farcela ad ogni “costo”, già solo questa riga è invitante, ha già ritmo questo incipit e siamo solo a livello di sceneggiatura, naturalmente poi bisogna vedere come lo si gira e lo si monta, bene,e allora vediamolo, calcoliamo anche la tempistica degli stacchi, se quelle non sono immagini spettacolari assemblate con ritmo incalzante allora parliamo due lingue diverse, non credete? Non è per difendere la mia categoria però a questo punto vorrei sapere da voi che cosa si intende per ritmo? e cosa di meglio avreste fatto voi in quel film? … Perché ho premesso che tutti possono dire la loro però se ci sono critiche gratuite o che cadono in contraddizione è giusto anche replicare, no?
Ad esempio molti sottolineano la prova degli attori principali e poi deprecano la regia, ma guardate che la regia è soprattutto la direzione degli attori, poi vengono anche gli stacchi e gli attacchi in post ma principalmente si lavora sugli attori, anzi, gli attori devono e vogliono essere guidati, altrimenti anche un Robert de Niro me lo ricordo moscio in un film di un regista ormai un po’ arrivato, dunque l’attore (che deve avere delle potenzialità, è chiaro) ben istruito da il meglio di sé e se di caprio ha fatto un salto di qualità notevole è merito solo ed esclusivamente di scorsese, ma se questo è un pregio perché questa semplice verità viene tranquillamente taciuta? O non si era a conoscenza di questo o è sbagliato, no?

..dopo quella mezz’ora vorticosa il film rallenta, non cala ma prende fiato, e io non vedo ancora nessun spettatore appisolato, anzi sono tutti ben attenti a seguire un’iniziale storia d’amore che si snoda in maniera del tutto particolare, fra golf e idrovolanti, e mi sembra che vi siano altre pregevoli gemme filmiche, ad es.la trasvolata notturna, avvero magica, o l’incontro singolare con una bisbetica famiglia borghese, pensateci, è l’unica che riesce a zittire l’invasato, qualcosa ci vorrà pur dire il regista, no? Un film si può apprezzarlo anche per queste sfumature, mentre scrivo me ne viene in mente un’ altra (porca vaca sto facendo tardi per andare in montaggio ma forse è fare un po’ cinema anche qua con i nostri confronti..) tanto per sottolineare che ha grande ricchezza questo film, vi ricordate quando i nostri incontrano Errold flinn alla festa nel grande locale da ballo? Ebbene c’è una sequenza che forse più di tante parole interpreta il sogno americano, dapprima Hughes non tollera che uno sconosciuto freghi qualcosa dal suo piatto, c’entrano sicuramente le sue flippe igeniste, d’accordo, ma c’è anche un attore che vuole imporre il suo stile da buletto vanitoso, sembra quasi uno scontro tra due personalità che vogliono arrivare e probabilmente lo è, sembra dirci che se in America non ti imponi non arrivi! Dopo che Hughes non cede un invitato reagisce al Flinn che gli aveva fregato la sedia e nasce un altro scontro, questo davvero fisico, e quardate la macchina da presa dove panoramica, verso la sala da ballo, gremita di gente festante con il cantante autoeccitato dal suo stesso spettacolo, è una panoramica che racconta, e ci dice che lo show deve andare avanti, sempre, anche se due si accoltellano di fianco, l’iperottimismo americano, o l’ipercinismo se vogliamo, ognuno il sogno americano lo interpreta come vuole ma quel movimento, voluto, perché poteva benissimo uscire prima, è una panoramica descrittiva che evoca riflessioni con la sola forza delle immagini!

Poi prende corpo la sua ossessione, facciamo ancora a tempo ad assistere ad uno spettacolare incidente aereo dopo quello nelle barbabietole (tutti reali) ed infine scorsese comincia a scavare sugli intrighi che personaggi equivoci mettono in atto per arrestare la sua ascesa,.. beh, se questa è una sceneggiatura banale..
..certo, nella seconda parte il regista si sofferma molto sulla vicenda della concorrenza aerea, qui possoconvenire che cambia, non perde, cambia ritmo, e nell’economia generale si avverte questo cambio di rotta che forse inficia l’equilibrio, ok, anche il finale, volendo dirci con le continue ripetizioni che da li incominciava l’ossessione definitiva che l’avrebbe schiacciato, beh possiamo discutere se veramente quell’inquadratura suggerisce tutto questo (un finale un pò equivoco o non tanto chiaro può svalutare un giudizio complessivo e viceversa) ma se avesse trovato la quadra anche in quei momenti avremmo avuto un capolavoro, no?
Certo, tra i giudizi ci sono anche eccho che da 10 e spara a tutti, il “folle colto” kowalschi che si chiede che puntini di film andate a vedere e burdi che dice con forza che c’è qualcosa che non va in giudizi così negativi su di un film di quella levatura.
Ho scritto questo piccolo sfogo, mi sembra abbastanza controllato, per sapere quanti la pensano come me, o se non sono io che non mi scorporo bene dalle emozioni per andare a vedere altre cose.. certo che a proposito di emozioni..penso che un film dovrebbe veicolare principalmente quelle sensazioni, e sebbene anche in Neverland, se proprio vogliamo spaccare il capello, c’èra qualcosa in cui si indugiava o si sorvolava, beh, il modo in cui si raccontava il tocco magico forse non coinvolgeva? Parlare agli spettatori “dentro di loro” pensate forse che sia facile? sembra che sia quasi scontato riuscire ad emozionare, anche tu kowaski (sto c.. di nome) denunci le “furberie” del regista,… ma se invece furberie non fossero? Se io avessi voluto raccontare così la storia perché per prima cosa la sentivo cosi dentro di me? Non sono scene fine a se stesse per strizzare l’ochio al botteghino (sebbene tutti ne tengano conto) ma funzionali ad un raconto intelligente. Ci sono emozioni ed emozioni, lacrime e lacrime, c’è chi piange per la Defilippa o beautiful e chi per Neverland, dove i contenuti non sono optional ma colonna portante del film, comprese le scene intense (magiche, non sdolcinate e mielose, amico lord arathom che dai 1…)
Senza polemica amico polacco, in fondo penso che tu la pensi come me, infatti ora vorrei chiedere:
Chi mi dice qualcosa? Chi lo pensa come me? O in parte? Mi farebbe piacere saperlo. Forse sono stato un po’ lungo e anche ripetitivo ma penso sincero.
Un abbraccio a tutti
Ades i vag a muntè (immagini)
Nerio



nerio  25/02/2005 01:56:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi ragazzi, grazie di cuore, io pensavo di trovare alcuni con me d’accordo ma ho visto anche molti elogi e questo mi ha fatto enorme piacere. Da alcuni essere poi aspettato per essere letto, uhhh che emuziun (emozione tradotto dal piemontese)
Anche voi tutti avete detto cose giuste e sensate, vedrò di vedere i milioni di baby caro lineventuno, saluto anche Marco, joered che ha detto cose verissime in poche righe (confronto alle mie che grondano prolissità…) il grande kowa che mi piacerebbe sapere che mestiere fa, così, per curiosità, e poi Stefano e antuà, penso di avervi citati tutti.
Se non vedrò subito il film di eastwood è perché ho un piccolo meraviglioso bimbo che mi riempie la vita (papà Neioooo!!) e andare a vedere un film, che è pur sempre un divertmeto,e lasciare mia moglie a casa da sola con un bimbo scatenato dopo una intensa giornata di lavoro… non è molto corretto, io metto la famiglia al primo posto ed è chiaro che mi perdo altre cose, ma questo mi da molta serenità e penso che siala cosa più importante, non credete?
Comunque farò il possibile
Grazie ancora
A presto,
Nerio

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  27/02/2005 15:41:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comunque l'impressione che sia un capolavoro mancato c'è... sai cosa penso? Che Scorsese abbia volutamente evitato di parlare degli ultimi vent'anni di vita di Hughes per difendere anche "la fragilità del sogno americano" dopo le critiche di antipatriottismo rivoltegli per il pur ottimo "gangst of new york"
gerardo  26/02/2005 18:25:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei un montatore? Dove lavori? Vedo che sei piemontese. Sono anni che faccio delle ricerche su una partigiana di Domodossola. Con grandi difficoltà, perchè vivo a 1000km da lì. Sto provando a farci un documentario (se trovo i soldi). Il mese prox sarò a Torino, all'Archivio Naz. Cinem. della Resistenza e all'Istituto Storico Piemontese. Poi forse ancora a Novara e in Val d'Ossola.
Ciao
Gerardo
nerio  26/02/2005 23:42:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Gerardo,
no sono regista, non di film (purtroppo) anche se ho collaborato con Pupi Avati realizzando una quarantina di documentari sociali per la televisione satellitare cattolica Sat 2000 (Pupi Avati era il direttore artistico) poi collaboro con la Televisione svizzera e realizzo piccoli documentari e inchieste. Ora sto finendo un video sugli ecomusei del lago d'orta e di solito sono queste le strade che batto, video promozionali per aziende o grandi alberghi o associazioni, a volte spot... non dispero di arrivare sul grande schermo ma in questo momento, per la nascita del mio bel bimbo, ho rallentato i contatti con quel mondo e lavoro sul territorio. (prov. di Novara)
Da quel che ho capito sei un collega, allora ti faccio tanti auguri per il tuo lavoro
un saluto
Nerio
gerardo  27/02/2005 16:31:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Nerio,
vorrei tanto essere un tuo collega!... Ma finora ho girato solo un corto con la mia minidv, un video - altrettanto amatoriale... - per uno spettacolo teatrale e un video live di un gruppo rock-noise delle mie parti (non ancora montato). Più una serie di aborti di cortometraggi...
Per il resto ho fatto qualche piccolo lavoretto in alcune produzioni realizzate qui a Bari (runner, aiuto-casting, "assistenze" varie).
Be', mi sa che ti "pesterò i piedi" perché verrò a filmare - se tutto va bene - proprio tra Novara, Gozzano, il Lago d'Orta, il Lago Maggiore, il Mottarone, la Val Strona e l'Ossola. :))
Qualcuno sembra essersi interessato al mio progetto di documentario, anche in Francia. Spero bene...
Grazie degli auguri, che naturalmente ricambio.
Ciao
g
Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  21/02/2005 19:29:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi perchè non provi a scrivere una recensione e a mandarcela? Magari te la pubblichiamo.
Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  27/02/2005 22:40:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
caro nerio come ti avevo premesso io aviator non l'ho visto quindi non ti posso ancora dire la mia, ma condivido il tuo commento in generale sui films con con le mie personali differenze che ormai conosci bene. Devo dire che mi è piaciuta questa sequenza di risposte date al tuo commento, poichè sono tutte pertinenti e mettono in luce varie sfaccettature dei film, ma io azzarderei anche proprio dell'arte in particolare; mi riferisco sopratutto all'ultimo commento, quello di TheProgger, ha usato il paragone per giudicare una visione del film con quella della musica, mi hai colpito sopratutto perchè io stesso avevo più o meno scritto la stessa cosa in una mail privata a nerio.
E' vero che la visione nei film e l'ascolto nella musica di tecniche perfette può portare,soprattutto, al competente onanista, l'apice del godimento emotivo... ma a rigore di logica, secondo me, è imprescindibile in un buon commento distinguere parametri oggettivi da quelli soggettivi. Io personalmente cerco di dare più spazio al criterio oggettistico che a quello emozionale, poiché l’emozione può essere condivisa o meno.
TheProgger però fa una osservazione buona: “se si votasse solo l'oggettività del film dove andrebbe a finire la variabilità individuale? Non ci sarebbe più alcuna discussione. Allora diamo tutti 10 perché il film è stato girato bene e chi se ne frega se è piaciuto o no”
E’ vero TheProg, che magari la variabilità individuale viene meno, ( e forse il forum diventerebbe un po’ elitario) però c’è da dire: quanto è giusto che l’emozione deve pesare sul commento? Secondo me c’è da fare un ragionamento: pensiamo un attimo: perché scriviamo in questo forum?.. La funzione principale è per dare un consiglio, una piccola guida.. e un film commentato con dei voti oggettivi che esce con un bel 10 vale comunque la pena di andarlo a vedere e bada bene tu che magari hai riconosciuto un 10 per la tecnica ma non ti ha emozionato può darsi invece che a me emoziona per la teoria della “relatività emozionale”;-) (afferrate il senso, il discorso fa schifo lo so!;-)).
A mio avviso però questo problema sarebbe di facile soluzione: semplicemente i webmaster del sito dovrebbero aprire due chek – box nelle quali si da il voto emozionale e il voto oggettivo… così adesso lotito, stefano e compagnia bella mi tirano due bestemmie;-)

joered  28/02/2005 15:16:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi hai dato una ottima idea.
Io non sono daccordo a differenziare i voti in quanto sono convinto che basti leggere ciò che la gente scrive di proprio pugno per capire se il voto è o meno conforme al soggettivo modo di giudicare.

Però l'idea è questa: ogni utente dovrebbe poter creare un elenco di utenti "certificati", dai quali cioè sia possibile trarre un giudizio in linea col proprio "metro". Che ne pensi?

Diciamo che se so che tu e per dirti ANAKIN_SKY (per dire) giudicate i film come me, potrei scegliere di filtrare solo i vostri voto per ottenere un valore per me oggettivo! Sarebbe geniale se vissto nell'ottica globale del gruppo, contando cioè sul giudizio di una ventina di utenti "certificati".

Attendo un vostro commento all'idea.

Joe
Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  28/02/2005 16:26:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse a dire il vero non l'ho capita tanto bene;-) mi spiego: io mi faccio la mia lista dei miei utenti certificati (che preclude una buona conoscenza del metro degli altri utenti), poi quando io mi connetto a filmscoop cosa succede? vedo solo il voto e il commento della mia lista o vedo anche quella degli altri utenti non da me certificati? Perchè se è come nella prima ipotesi si perde un pochino la parte più stimolante del forum: il dibattito! E' inutile dire che una persona che magari non la pensa come te o me può farci notare delle altre cose interessanti in un film che non avresti valutato.
Uhm uhm.. non so, secondo me si potrebbe mantenere tutto così con una pagella finale del film di 2 voti l'emozionale e l'oggetivo...
Attendo delucidazione :-) ciao,,,





joered  02/03/2005 23:35:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' semplicissimo.
Quando trovi un utente che ha un modo di vedere le cose che si confà al tuo spirito di giudizio clikki su AGGIUNGI AGLI UTENTI CERTIFICATI o AGGIUNGI A UTENTI AFFINI.
A quel punto l'utente è nella tua lista. OK?

Ora se non ti logghi ed accedi al forum ti viene fuori il voto che è media degli utenti del forum:
| FORUM 4 |

Se invece sei loggato, il sistema aggiunge un secondo numero che è la media dei soli UTENTI A TE AFFINI!

In pratica ti ritrovi:
| FORUM 4 | AFFINI 6 |

In questo modo puoi continuare a vedere TUTTI I COMMENTI, a discutere come credi e valutare l'altrui metro di giudizio... ma a colpo d'occhio hai anche un voto A TE AFFINE che ti permette di scegliere a chi regalare i soldi di li a poche ore andando al cinema a consumare avidamente il frutto della umana inventiva.

Mi sembra una idea geniale, in quanto non l'ho mai visto da nessuna parte (dicesi anche "autofomento).
In pratica risolve il problema che abbiamo evidenziato nella interessantissima discussione.

Mi sono spiegato in modo più comprensibile?

Ciao
nerio  03/03/2005 13:50:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, caro Joered, mi sa che sei tu il genio altre all'idea.. potrebbe essere veramente innovativo questo sistema di voto...io però sono a completo digiugno in termini di informatica e sue realizzazioni..inoltre bisognerebbe contattre chi gestisce questo forum, e vedere se sono d'accordo (in effetti non sarebbe nè elitario nè antidemocratico, ognuno si affina con chi ritiene opportuno pur mantendo la possibilità di dialogare con chiunque.. potrebbe essere la quadratura del cerchio)
In "chi siamo" ho visto un certo Salvatori dell'ufficio stampa, forse così si possono contattare gli organozzatori... però pensaci tu, io ti appoggio, non se bisogna fare un referendum (è possibile, boh?) per coinvolgere gli altri, boh,... se ti va prova a sentirli e a spiegare il problema che tu più di tutti l'hai recepito e l'hai risolto, poi dicci qualcosa
Auguri genius
joered  07/03/2005 02:28:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nerio, mi puoi contattare in email privata a joered@inwind.it?
nerio  01/03/2005 16:59:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il grande Marco mi ha avvisato che c’era in ballo un bel dibattito.
Ho letto tutto, ma sapete una cosa? Penso che ci sia un po’ di confusione.
Ognuno porta un pezzo di verità e forse anche di erroneità.
Spero di chiarire alcuni concetti fondamentali, so che non sarà facile perché sono argomenti delicati però bisogna mettere alcuni paletti altrimenti non ci si raccapezza più. (spero anche di non creare ulteriore confussione con la mia prolissità)

Dunque, progger dice che se si votasse solo l’oggettività del film si potrebbe dare dieci a tutti quelli girati bene tecnicamente e buonanotte se è piaciuto o no, …ferma, ferma, non è così, poi si paragona la tecnica musicale con quella cinematografica, alt, e poi si va avanti con questo discorso e si vorrebbe dividere l’oggettività dall’emozione, e qui ci portiamo veramente un pò troppo avanti.. .. questo lo dico assolutamente senza far polemiche perché so che i vostri intenti sono più che propositivi, ci mancherebbe, ma a mio avviso è a monte che è sbagliato il discorso!

Innanzi tutto, (caro Marco), bisogna cominciare a dire che il cinema non può prescindere da una storia, non può, altrimenti non è cinema. E’ questo è bene ed è basilare sottolinearlo. Seconda cosa altrettanto importante, esiste un cinema “normale” (passatemi il termine) e uno no.
Adesso spiego tutto.
Il cinema normale è quello che tutti noi vediamo, da Kubrick ad Aldo Giovanni e Giacomo, naturalmente tra di loro c’è un abisso ma non è questo il punto, il punto è che tutti fanno cinema, ovvero raccontano storie, possono piacere o no, (gli amanti di un genere daranno due a Kubrick e viceversa, è chiaro) ma loro raccontano storie CODIFICATE, ovvero con un linguaggio da tutti recepito, fatto proprio. Con regole sancite da tutti, dichiarate, prestabilite e definitive per tutti!!
Faccio un esempio di una sequenza così sono ancora più chiaro.
Arriva il protagonista in macchina, la ferma, posteggia e scende. Nell’inquadratura successiva lo vediamo aprire la porta dell’ufficio ed entrare. Un ufficio di un grattacielo al ventesimo piano. Ebbene che cosa è successo? E’ successo che è stata fatta un’ellissi temporale, cioè il tizio, a rigor di logica, doveva chiudere la portiera, attraversare la strada, entrare nella hall, salire le scale o prendere l’ascensore, attraversare il corridoio e poi aprire la porta dell’ufficio…. Domanda, c’è qualcuno dal mio Piemonte alla Sicilia che non ha capito la consequenzialità? C’è qualcuno, non solo in Italia, ma tra i Greci, i Polacchi, che dice <<non ho capito>>? O protesta perché non ha visto tutta la scena nella sua spazialità?
No che non c’è, come dicevo prima sono regole DEFINITIVE per tutti e che permettono di comprendere di un film a livello globale.. al di la dei contenuti, baggianata o capolavoro che sia.

Queste regole sono state assimiliate attraverso vari anni di crescita del cinema (anche regole di mercato, certo) e che io ho chiamato normale, o classico , o codificato o assimilato da tutti o quel che si vuole.
Poi esiste un altro cinema, come lo chiamiamo? Cinema x, o cinema alternativo, (buona questa, dai) dove queste regole possono anche venire meno. Questo cinema è volutamente fuori dagli schemi classici di solito per scelte intellettuali o per cultura diversa. Prendete ad esempio i film indiani, un filone ricco e che appassiona ma provate a vedere tre ore di film dove per almeno due ore cantano le loro tiritere…
Anche quello è cinema, no? ma non è consacrato dal linguaggio comune e al di là della simpatia che suscita, da Helsinki a Napoli non può essere capito e tantomeno apprezzato e quindi messo nella stessa categoria.

Stessa cosa per certi film cosiddetti intellettuali, oppure poetici. Come ben sapete anche la poesia altera le regole del linguaggio no? Marco nella mia e-mail privata dice cose molto giuste e vere per tre quarti del suo discorso, ad es.
Kill bill può essere un film che tecnicamente è fatto bene ma emotivamente a me a fatto schifo
Le invasioni barbariche non è il massimo della tecnica, ma i dialoghi sono emozionanti
E’ questo che ti voglio sottolineare soprattutto nei film holliwoodiani si può gustare un ottima tecnica ma senza emozione è un pochino come vedere un bel pacco regalo tutto infiocchettato con una bella carta ma che poi all’interno non c’è nulla
Esatto!! Proprio perfetto!
Il film trasmette emozioni ma dipende in che modo lo fa
Certamente, fin qui tutti d’accordo
e non necessariamente per la storia:
E no caro Marco, qui no, ed eccoci al nocciolo dell’incomprensione
c’è un bellissimo film orientale che il cui regista decide di farlo sul vento, un film sul vento e come fa per interpretarlo? Gira non una storia ma tutte le sue manifestazioni di forza: dalle pale dei mulini alle vele e così via
Ringrazio Marco per avermi dato lo spunto perfetto, ecco, qui siamo dentro alla grande nel cinema x, o poetico, ..anzi, a pensarci bene qui siamo addirittura fuori dal cinema, se veramente sono giuste le tue parole allora quello era un documentario! Se non c’era storia ma solo varie manifestazioni di forza del vento allora era un documentario, che è un’altra cosa rispetto al cinema, proprio tutta un’altra cosa!
Poi ci può essere anche un taglio e/o un impostazione del regista, è chiaro, e questo te lo dico perché li faccio e quindi sono abbastanza competente, ma capisci chiaramente anche tu che il cinema è tutta un’altra cosa.
Se proprio dobbiamo allargarci perché magari c’era una parvenza di trama allora possiamo tranquillamente classificare anche questo come film alternativo, e come per i film indiani vale lo stesso discorso, è pur sempre cinema ma lo è in maniera non convenzionale, molto, molto particolare e con un evidente intento di rompere le regole codificate.

Capite che se nel pentolone ci ficcassimo anche questi film allora si che la soggettività emotiva la farebbe da padrone e non si capirebbe più nulla a livello di commenti!!
Anche la formula uno e le mans sono due gare automobilistiche, ma le stesse macchine non possono correre insieme.
Nel nostro caso ci sarebbe una discrezionalità fuori controllo e ognuno ci vedrebbe quel che gli pare, l’astrattismo, il simbolismo, la minchia cotta.. a Marco piacerebbe per la sua delicata poesia, l’ing. Mario Rossi vedrebbe una possibilità di sfruttamento industriale, a Ciorciolini verrebe voglia di dare fuoco ala pellicola e a Jimmy Connors ricorderebbe quella volta che perse a wimbledon a causa di quell’ariaccia.
Sono stato abbastanza chiaro?
Andy warrol filmò per otto ore un grattacielo, volete che non ci sia nessuno che consideri quello un bel filmato? Certo che si, anche solo lo 0.1 per cento mondiale fa sempre centinaia di persone, se per assurdo quelle cento persone scrivessero tutte su questo forum <<La luce e le sue trasformazioni, la poetica del cemento nella sua fissità..>>molti di noi leggendo quei commenti andrebbero a vederlo salvo poi mettere una taglia ai flippati.
Questo è stato un esempio estremo, ma era il concetto che volevo che passasse

Forse il paragone più calzante e chiarificatore mi è venuto ora, anche la poesia e il romanzo sono due alti componimenti scritti, ma potremmo mai confrontarli insieme, giudicarli insieme?

Quindi ecco perché diceevo che il problema era a monte,
Il cinema nasce raccontando storie, la prima inquadratura mondiale era l’uscita dalla fabbrica lumiere degli operai, quello non era certamente cinema, al massimo il primo document(ari)o filmato, macchina fissa e tutti gli operai escono, punto. Dopo poco, quando si intuirono le potenzialità, fu girato l’innaffiatore innaffiato, quella invece era prorpio la prima fiction della storia, (la scarpa del bimbo sul tubo, l’omino guarda, il bimbo la toglie, l’uomo si bagna) la vicenda, pur semplicissima, era stata strutturata come una storia e metteva le basi, le fondamenta direi, del cinema.

Questo senza nulla togliere alla validità di altri filmati, è chiaro.

Se questi concetti sono chiarati (io ce l’ho messa tutta) forse ora si può procedere con qualche sicurezza in più, e qui vado un po’ più a tentoni perché è materia molto delicata.
Vedete, la musica è molto più facile “scomporla”, ad esempio può esserci quello che va in estasi per il clavicembalo in sottofondo e chi invece della tecnica non gliene frega nulla basta che picchi, però la musica è fatta dalla sola sua arte, che son le note, pentagrammi, pause ecc. poi puoi suonare da Rossini a Sprinsteen ma sempre note sono. E’ musica e basta.
Il cinema è maledettamente più complesso.
Il cinema è un assemblamento di più arti, si uniscono la fotografia, ovvero la scrittura con la luce, la recitazione, che nasce dal teatro, la musica, un’altra arte a sè che può vivere di vita propria o adagiarsi al racconto, la letteratura sotto forma di sceneggiatura, il montaggio, che invece è proprio del cinema e può contraddistinguere, nel bene o nel male, un film…
Vedete quanti arti si intrecciano?
Ad es. la musica che cos’è? Parte tecnica o emotiva? Se uno dice A io posso dimostrare benissimo che è B e viceversa… e la recitazione? Stessa cosa…
E’ dunque impossibile dire: di qua la parte tecnica e di là parte emotiva perché quest’ultima nasce dalle parti precedenti, è il prodotto, non una parte di esso
In ultima analisi è una cosa sola, si potrebbe in definitiva affermare che l’emozione (la risata, la commozione, la riflessione) è il fine ultimo di tutte le arti che compongono il cinema.
Ok?

Inoltre io credo che la stragrande maggioranza vada al cinema per godere della storia, non credete?
Mettiamo ad es. che la tecnica sia riconducibile nei movimenti di macchina e nella fotografia, ebbene se la storia non riesce a comunicare nulla non penso che si possa dire <<Beh, il padrino 3 è proprio una porcata sotto tutti i punti di vista, però che belle panoramiche fa coppola, che bella luce che c’era..>>
E’ come se andassi a vedere una partita di calcio finita con un desolante zero a zero, nessun tiro in porta, e dicessi <<però quel terzino tirava proprio bene i corner.. e hai visto che corsa elegante quel tornante?>>

Se la partita finiva tre a tre allora si che era un valore aggiunto..

Detto questo, caro amico progger, io penso che si possa anche accettare (a denti stretti) un tre ad un film come “the aviator” ma certo dovresti ben ben ben motivare questo tuo giudizio, capisci?
Io ho dato 5 a “million dollar baby” indeciso fino all’ultimo per il 6, ma accidenti se ho motivato, e ho colto anche evidenti errori di sceneggiatura..
Forse la chiave sta tutta qua, dire che era <<noioso perché inferiore alle potenzialità del personaggio narrato..>> boh, cosa vuol dire? Tutto e niente.
Io ad es. sapevo che era solo un regista, guardandolo ho già saputo molto di quel personaggio, non credi? Io lo vedo mezzo pieno il bicchiere, tu invece completamente asciutto?
Amen, vuol dire che hai una sensibilità diversa, a me Picasso non mi piace, se vedo il Canaletto con quei splendidi panorami mi si apre il cuore perché anch’io ho la mia sensibilità ..ma non do certo 3 ai quadri di Picasso… se erano schifezze non entravano nella storia della pittura. No?
<<non è un pischello…da un regista del suo calibro è il minimo..>> guarda che tanti invecchiano male sai?, prendi Coppola, o prendi Cimino, il “cacciatore” è uno dei capolavori della storia del cinema ma dai”cancelli del cielo” in poi non si è più ripreso, non è scontato che uno sia sempre grande…

In definitiva penso che sia da bandire la proposta di Marco e lui dovrebbe essere buttato dentro un pozzo per aver vivisezionato ciò che non era possibile..(scherzo naturalmente), no credo che Joered abbia detto bene sulla sua prima proposta
Quindi: sono d'accordo con te.
Spesso si esagera con i voti in positivo o in senso inverso, ma siamo tanti e basta leggere il testo per capire se il voto sarà o meno destinato nella realtà ad avere una qualche valenza.

Un problema di coscienza e di intelligenza quindi, ma forse per rafforzare questo bisognerebbe aggiungere non necessariamente più campi che tolgono tempo ma un campo solo, dal titolo: motivazioni.
La butto lì, se poi uno è stanco e ha tutti i suoi casini, e beh, mica è obbligato, ..come dici tu sarà pesato per quel che ha lasciato, scrive solo il commento! Tipo <<orizzonti di gloria, amarcord e il paradiso può attendere (lubitch, non W. Betty) sono una ****** pazzesca!>> basta, poi lo faccio inseguire da un kamikaze, cioè voglio dire se uno non motiva il suo commento peggio per lui, chi lo fa deve imporsi di fare uno sforzo in più e chissà che i voti comincino ad oscillare meno…

Che ne dite?
Un abbraccio a tutti
..anche a Marco che sarà nero.. Nerio

Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  13/03/2005 19:05:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grrr certo che sono nero: mi hai buttato in un pozzo di acqua sporca potevi farlo in uno pulito, ora sono tornato su e come samara di ring e ti smastruzzo tutta la faccia;-) No a parte scherzi ne è venuta fuori una bella discussione stimolante e per me anche didattica:-)
Allora c'è un sacco di carne al fuoco che purtroppo non riuscirò a rispondere a tutto bene e me ne dispiaccio ma ahimè il tempo è crudele e riesco a farlo solo ora nonostante siano passati un pò di giorni...

Allora ringrazio nerio delle delucidazioni per quanto riguarda la connessione: storia=cinema codificato, niente storia= niente cinema codificato e quà se procediamo con questa divisione mi stà bene che la storia produca emozioni.
Meno secondo me convincente nella soggettività/oggettività del cinema infatti nel tuo messaggio te scrivi:

- "Il cinema è maledettamente più complesso.
Il cinema è un assemblamento di più arti, si uniscono la fotografia, ovvero la scrittura con la luce, la recitazione, che nasce dal teatro, la musica, un’altra arte a sè che può vivere di vita propria o adagiarsi al racconto, la letteratura sotto forma di sceneggiatura, il montaggio, che invece è proprio del cinema e può contraddistinguere, nel bene o nel male, un film…
Vedete quanti arti si intrecciano?"-

E' vero ma come la musica tutte queste arti le puoi scindere in oggettive e soggettive, la scrittura un testo scritto bene può tranquillamente non emozionarti, un attore oggettivamente con perfetta dizione e impostatura tecnica può non emozionarti e così via...

Riprendendo il tuo discorso:

-" Ad es. la musica che cos’è? Parte tecnica o emotiva? Se uno dice A io posso dimostrare benissimo che è B e viceversa… e la recitazione? Stessa cosa…

Se è una musica oggetivamente bella non è detto che calzi perfettamente nelle immagini ogeettivamente perfette (per via dei ritmi e delle armonie e melodie) ma qui rientrarà più che altro nella parte tecnica del montaggio del film e sarà quello che si potrà scorporare l'oggettività dalla emozionalità.


-"In ultima analisi è una cosa sola, si potrebbe in definitiva affermare che l’emozione (la risata, la commozione, la riflessione) è il fine ultimo di tutte le arti che compongono il cinema."

eh no questo no, anche tu mi hai dato ragione prima su kill bill e sulle invasioni barbariche, certe volte si, ma altre volte artisticamente perfetti soggettivamente non danno nessuna emozione! si rivela il pacco bello e infiochettato ma vuoto (ricordi?)
:-)
joered  02/03/2005 23:51:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile risponderti in poche righe, ma ci riuscirò...

Tu hai compiuto esattamente l'errore di cui parlavo: ti sei messo alla stregua degli altri. Non è possibile giudicare numericamente un opera, ma la tua coscenza del cinema ti da una chiave di lettura in più che molti non hanno e mai otterranno. Tu sai cosa fai quando scrivi e quando scegli il voto, perchè AMI il cinema ed AMI assaporare la pellicola come un buon fumatore di pipa sa fare col suo strumento del piacere.

Quindi? Quindi non puoi pensare che il tuo voto possa mantenere una qualche valenza in questo forum. Però hai detto una cosa sacrosanta: MOTIVAZIONE, questo è il campo chiave. La motivazione che ti ha spinto a scegliere il numeretto.
Ognuno di noi ha parametri di giudizio diversi, ed è per questo che ho fatto la mia proposta.

Ora riflettendo ho pensato che il sistema potrebbe addirittura apprendere i tuoi gusti: è banale e non capisco perchè nessuno si attivi per farlo.

Il sistema prende il tuo voto e marchia tutti quelli he per lo stesso film hanno dato lo stesso voto. Questo per ogni film per il quale hai espresso un voto. Poi crea un elenco in cui ogni utente ha per te un peso, stabilito dal numero di volte in cui il tuo giudizio si avvicinava a quello dell'utente. Poi prende i primi - che so - 30 utenti dell'elenco e solo con quelli genera la media del tuo GIUDIZIO PESATO che appare accanto a quello globale se sei loggato.

Altrimenti il numeretto non ha valenza e si resta a stamare caratteri all'infinito discutendo su come accannare un valore indissolvibile, come quello della soggettività.

Ciao Nerio
JOERED
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  23/02/2005 15:03:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
(per il resto ti rispondo in privato) Hai colto proprio tutto, davvero bravo... si puo' discutere o meno aviator (io per esempio trovo carente l'aver interrotto la sua vita nel 1947, quando tutto il resto - dall'assassino di kennedy arrestato in una delle case di Hughes all'ipotesi che diversi cloni di hughes si esibissero in pubblico per dimostrare che non era morto) era assai intrigante... Ho avuto l'impressione che Scorsese abbia voluto frenarsi per non sconvolgere più di tanto chi crede ancora nel sogno americano Tecnicamente concordo con te perfettamente: dal punto di vista tecnico questo film è formidabile basterebbe una sola sequenza, di Caprio nudo che, folle della sua vanità, rivede sempre il suo stesso film, mimando le scene con commossa partecipazione (il cinema nel cinema nel cinema) Gli "abitanti" di questo sito sono strani ma riflettono la discontinuità del pubblico. Come quel "the village", film a dir poco splendido e giustamente esaltato dalla critica, che è stato bistrattato in maniera indecente Non è nemmeno questione di gusti, perchè allora dare 10 ai film di Vanzina sarebbe giustificabile per loro, il guaio è che poi ti trovi film complessi e difficili che, vivaddio, sono stati apprezzati un po' da tutti... alla faccia della comprensibilità Dare 2 a Scorsese significa un'atto di sterile arroganza da parte di chi rivendica il diritto a non farsi piacere un film ad ogni costo... Potrei dirti che è emblematico quell'esordio registico di George Clooney, ignorato dai/lle sue fans (ma sono fans vere?) che a dispetto dei suoi furti, delle lacune e delle svisature mi è parso realmente coraggioso come pochi (mi riferisco a "confessioni di una mente pericolosa") e che ha avuto solo il torto di esulare dallo stereotipo del belloccio da commedia usa Di rischiare, insomma, e sentirsi (dalle stesse dichiarazioni di Clooney) pronto a cambiare identità Ovvio che certa gente non potrà mai capirlo
TheProgger  26/02/2005 15:16:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggo questo post subito dopo aver dato un 3 a questo film... Io credo che un voto rispecchi quello che un film suscita in ognuno di noi, almeno, per me è così. Il mio 3 significa che il film mi ha profondamente annoiato. Questo mi ha deluso molto perché la storia del personaggio era molto interessante e il film mi ha lasciato la sensazione di una "occasione perduta", nel senso che da una storia così poteva nascere un film memorabile, invece niente... Non mi permetto certo di criticare la parte tecnica (anche perché non ne sarei in grado), che sarà sicuramente ineccepebile (Scorsese non è certo l'ultimo dei pischelli), mi permetto solo di dire che il film nel suo complesso mi è risultato noioso e inferiore alle potenzialità del personaggio narrato.
gerardo  26/02/2005 18:16:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah! Ammetti di non essere in grado di criticare la parte tecnica, che riconosci "ineccepibile" (???), però proprio non ti viene l'umiltà di pensare, alla luce della grandezza tecnica da te riconosciuta, "ok, forse non ho capito". E di conseguenza evitare di votare/giudicare col basso ventre.
TheProgger  27/02/2005 18:02:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, non sono in grado di giudicare la cosiddetta parte tecnica perché non sono certo un esperto o uno studioso di cinema e tecnica cinematografica, sono solo un "osservatore". Io non riconosco nessuna grandezza tecnica perché non la so riconoscere nel cinema, io posso solo giudicare un film nel suo insieme, il risultato finale in base a quello che mi ha suscitato durante la visione. Punto e basta. Non so neanche esattamente cosa si intende per tecnica riferita ad un film. So cosa si intende per tecnica in musica e, presumo, che anche nel cinema ci sia una tecnica. Un musicista tecnico è uno che sa suonare bene il suo strumento e sicuramente è in grado di sfornare album tecnicamente eccellenti, ovvero suonati benissimo. Però ci sono moltissimi dischi, che pur essendo suonati benissimo, sono una noia e una monotonia mortale, mentre altri dischi suonati benissimo sono anche dei capolavori o, perlomeno, dei buoni/ottimi dischi. Cosa voglio dire con questo paragone musicale? Scorsese avrà realizzato un film "tecnicamente" perfetto, ma da un regista del suo calibro è il minimo che ci si possa aspettare. Nonostante questo, a mio avviso, il risultato è stato un film pesante e noioso. Oltretutto se si votasse solo l'oggettività del film dove andrebbe a finire la variabilità individuale? Non ci sarebbe più alcuna discussione. Allora diamo tutti 10 perché il film è stato girato bene e chi se ne frega se è piaciuto o no...
joered  24/02/2005 02:05:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si un po lungo lo sei stato, ma hai chiarito bene la tua posizione...

... che condivido.

Il problema è che difficilmente si può spiegare ad una utenza non omogenea che il voto debba rappresentare più le sensazioni che la reale qualità del prodotto.... o viceversa! Insomma, se l'intento fosse di capire a quanti è piaciuto un film il tuo sfogo non avrebbe motivo di essere, così come la tua presenza in nel contesto; se invece si decide di valutare la cura adottata nella produzione del film, la fotografia, sceneggiatura, scenografia, costumi, attori, trucco, doppiaggio e compagnia cantando... beh, allora amico mio le "VANZINATE" (come le chiami tu stesso) non dovrebbero nemmeno apparire in elenco!

Noi però stiamo lavorando su un db aperto nel quale ognuno può dire la sua con facilità: per distinguere i due aspetti della valutazione sopra citati servirebbero più campi ma - e qui il punto focale del mio discorso, forse - più aumentano i campi più cala la probabilità che l'utente medio sappia fare buon uso dello strumento.

L'utente medio è stanco, pigro, non sa usare una tastiera nella posizione corretta e soffre di misteriose tendiniti; l'utente medio a bimbi che piangomo nel corridoio ed un cane da portare a passeggio e quando trova quel buco nella sua giornata mirabolante per scrivere un giudizio su un film che ha visto magari 1 ora dopo essere stato duramente *****ato dal suo capo pedante, immaggino possa fottersene di adoperare in modo corretto lo strumento che tutti pensiamo possa essere il migliore per tenere traccia dei giudizi della gente sui film!

Quindi: sono d'accordo con te.
Spesso si esagera con i voti in positivo o in senso inverso, ma siamo tanti e basta leggere il testo per capire se il voto sarà o meno destinato nella realtà ad avere una qualche valenza.

Ciao
JOERED

PS - Oddio: ho scritto troppo anche io! NOOOOOOOOOOO!
Invia una mail all'autore del commento lineventuno  22/02/2005 16:41:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oh!finalmente qualcuno che va al cinema per vedere veramente un film e non per dormire!finalmente qualcuno che da un senso ai suoi voti...è stato un piacere leggere il tuo commento!
Consiglio a uno come te di non perdersi million dollar baby...bellissimo!se vai a vederlo aspetto presto un tuo commento.ciao
markmattew  23/02/2005 12:09:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovo perfettamente daccordo con te, c'è troppa gente che giudica i film in maniera assurda in questo sito....ti trovi una media altissima per un filmetto di natale che non sa di niente già visto e rivisto e voti appena sopra il 6 (spesso anche sotto) per film che meriterebbe giudizi più che positivi!Il problema secondo me è l'età media di chi vota....troppo bassa secondo me, i ragazzi(soprattutto quelli molto giovani) votano o 10 o 1 senza mezze misure e senza capire che un film da 1 praticamente non esiste!
Comunque continua a scrivere, leggerò sempre volentieri i tuoi commenti,ciao!Marco
antua  22/02/2005 14:17:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo con ciò che scrivi.
Un film può piacere o meno, ma se si deve dare un giudizio tecnico, prima di tutto si deve conoscere "la tecnica", o se si critica semplicemente il film, almeno un minimo di coerenza con quello che si scrive ( qualcuno gli attribuirebbe 5 oscar e gli da 3 come voto finale...)

Un 8 ben motivato, accetterei anche i 2 o i 3 se fossero così esaustivi nel giustificare il voto.
Rimango comunque dell'idea che un 4 è già abbastanza degradante.

Scrivi più spesso, magari qualcuno [senza offesa] potrebbe cogliere anche il senso dei film che vede leggendo i tuoi commenti.
medusa  01/03/2005 21:06:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
tutto interessante ma : perchè non conquistare il dono della sintesi ?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  18/03/2005 14:04:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E in sintesi posso finalmente dirlo: ho preso un'abbaglio per un Scorsese senza cuore, luccicante ma vuoto Usare Hughes per dimostrare che il mezzo del cinema per lui è inarrivabile Non lo dovevi fare Martin, cosi' il mio 8 (regalato) diventa un politico 6
nerio  22/03/2005 00:50:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
8 e 6 fan 14, media 7.
Probabilmente il voto più giusto, cosi siam tutti d'accordo