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JUMANJI regia di Joe Johnston

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sognatore     9 / 10  12/12/2007 00:53:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premesso che il film è molto carino, piacevole e geniale, non ho trovato neppure un commento che prenda in considerazione il risvolto psicologico che la trama palesa.
Il gioco "fantastico" non è altro che il gioco della vita.
Le varie "avventure" che scaturiscono dal gioco ad ogni lancio di dadi non sono altro che le paure inconsce e profonde che minano il percorso della vita di ciascuno di noi e che rappresentano gli ostacoli al suo compimento.
La sparizione del protagonista (Robin Williams) può rappresentare un periodo di vita psichicamente disturbato (l'aver vissuto in maniera sbagliata la lite con il padre) durante il quale (nella giungla) il personaggio, si può immaginare, prenda coscienza e coraggio per affrontare le proprie paure (analisi?), combatterle e alla fine vincerle (l'assunzione delle proprie responsabilità).
Il tornare bambino al momento del trauma subito e riviverlo nella maniera più giusta e corretta probabilmente sta solo a significare che il prendere coscienza e consapevolezza in se stessi cancella qualunque errore commesso nella propria vita.
Scusate questa interpretazione molto introspettiva del film, ma pur non essendo uno psicologo, credo che questo sia il reale messaggio che il regista e lo sceneggiatore abbiano voluto trasmettere dietro il velo giocoso, divertente e fantasy di facciata.